In un convegno le esperienze di inclusione dei detenuti del carcere

Racconteranno la loro esperienza di lavoro all’interno delle mura del carcere. I detenuti della Casa Circondariale e gli ospiti della Casa di San Francesco di Lucca prenderanno la parola giovedì prossimo (21 novembre) durante il convegno che si terrà alle 14,30, nella cappella Guinigi del complesso di San Francesco, organizzato per fare il punto sul progetto Liberi dentro. L’esperienza di inclusione dei detenuti attraverso il progetto di digitalizzazione della documentazione dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, sviluppato dall’Asl insieme all’arcidiocesi di Lucca – Ufficio pastorale Caritas, alla casa circondariale San Giorgio di Lucca ed al Gruppo volontari carcere di Lucca.
Oltre all’azienda sanitaria, che ha investito quasi 21mila euro, hanno finanziato l’intervento la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (40mila euro), la Caritas diocesana (oltre 28mila euro) e la Regione Toscana (quasi 16mila euro), per un importo totale superiore ai 100mila euro.
Liberi dentro ha preso concretamente il via nel novembre 2018, con l’allestimento nel carcere nella Casa San Francesco (che accoglie detenuti agli arresti domiciliari), di due laboratori per la digitalizzazione dei documenti, dove 6 operatori, 4 detenuti nel carcere e 2 ospiti della Casa di San Francesco, grazie a borse lavoro, hanno iniziato la digitalizzazione della documentazione cartacea dell’azienda Usl Toscana nord ovest.
I detenuti formati a cura dell’Asl e seguiti da tutor della Caritas, a fine del percorso acquisiscono competenze utili per il loro futuro. L’obiettivo è contribuire – all’interno di un più vasto programma di azioni formative – alla riabilitazione dei detenuti, o comunque di persone che hanno avuto l’esperienza del carcere, per definirne il percorso verso la futura autonomia e il reinserimento nel mondo del lavoro.
“E’ evidente il valore sociale sociale del progetto – dice Maria Letizia Casani, direttore generale dell’azienda Usl Toscana nord ovest – che si va a sommare alla sua utilità pratica, visto che l’Azienda potrà sostituire una parte dell’archivio amministrativo cartaceo con uno digitale, più facile da consultare, liberando così anche alcuni spazi. Ma è chiaro che questa esperienza, innovativa a livello nazionale, ha la sua ragion d’essere principale nell’inclusione attiva dei detenuti, ai quali viene offerta un’opportunità di impiego che continua nel tempo, fornisce una piccola fonte di guadagno e competenze specifiche che potranno essere utilizzate, una volta scontata la pena, per reinserirsi nel mondo del lavoro”.
L’incontro di giovedì (21 novembre) a Lucca, sarà aperto dai saluti istituzionali di Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca e presidente del conferenza zonale dei sindaci della Piana di Lucca, di Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio e presidente della conferenza zonale dei sindaci della Versilia, Patrizio Andreuccetti, sindaco di Borgo a Mozzano e presidente della conferenza zonale dei sindaci della Valle del Serchio, di Maria Letizia Casani, direttore generale dell’azienda Usl Toscana nord ovest, di monsignor Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, di Gianfranco De Gesu, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Toscana-Umbria, di Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e di Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana.
Il programma dell’incontro prevede poi gli interventi di Angela Venezia, direttore dell’ufficio detenuti e trattamento del provveditorato regionale amministrazione penitenziaria Toscana-Umbria, di Giuliana Martinelli, responsabile del progetto per l’azienda Usl Toscana nord ovest, di Donatella Turri, direttore della Caritas Lucca, di Santina Savoca, direttore del carcere di Lucca, di Gabriele Ferro, presidente del Gruppo volontari carcere. Previste, inoltre, le testimonianze dei detenuti che hanno partecipato al progetto.