Sarti Magi: “25 novembre, il mio pensiero va a Vania”

25 novembre 2019 | 16:02
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Sarti Magi: “25 novembre, il mio pensiero va a Vania”

“Il mio pensiero oggi va a Vania, la giovane madre uccisa a Lucca nel 2016. Il mio pensiero oggi va a quelle donne che hanno subito violenza, psicologica o fisica, o che purtroppo la subiscono ancora”. Inizia così il ricordo dell’attivista Michele Sarti Magi. “Ma che uomo è, quello che picchia una donna? Quello che uccide una donna. Che uomo è? Che bestia mostruosa sei, se stai leggendo questo articolo. Non ti fai schifo?”.

“Io stamani mi sono svegliato – prosegue -, mi sono preparato per andare all’università. Prima di uscire ho preso un pennarello e mi sono dipinto sul viso una striscia rossa, sotto l’occhio sinistro. Volevo farci una foto, postarla sui miei canali social e poi cancellarlo. No, ci ho pensato, ho detto no. Mi tingo il viso e lo tengo tinto. Si, sono uscito con la striscia rossa in viso. Mi hanno fermato chiedendomi se ero ferito. No, o forse sì, nel cuore, leggendo i dati dei femminicidi, si, nel cuore mi ferisce, ma no, il mio viso stava bene. Ho spiegato loro che era il mio modo per manifestare la mia vicinanza a questa giornata. Penso, e ne sono convinto, che ogni giorno dovrebbe essere l’8 marzo, come ogni giorno dovrebbe essere il 25 novembre. Io ci metto la faccia, starò sempre dalla parte delle vittime di violenza. L’amore non è violenza, l’amore non è sofferenza. Non mi passerebbe mai dall’anticamera del cervello di sfiorare maliziosamente o violentemente la mia fidanzata, mai. Amore è altro: amore è fiducia, condivisione, dolcezza, onestà, fiducia, progetti, vita, passione. Questo è amore. Penso che il compito di un influencer o microinfluencer sia anche quello di trattare argomenti seri, pesanti a volte, ma reali, non solo vendere calzini. Ecco io sono qui, in prima linea a trattare anche argomenti come questo (clicca qui per vedere il video pubblicato su Instagram). A voi donne che subite violenza e magari state leggendo quanto scritto: denunciate, abbiate il coraggio di denunciare il vostro aguzzino. Non è amore, non lo fa per voi. Vi prego. Oggi – conclude – ci stringiamo intorno alle vittime della violenza. Ricordatevi che il femminismo è portare le donne allo stesso livello di importanza degli uomini, senza prevaricarli. Il maschilismo è prevaricare la donna. Viva le donne”.