Missioni diocesane, la chiesa scommette sui giovani

Il calendario dei viaggi aperti a persone fra 18 e 30 anni che abbiano frequentato il corso “Ad occhi aperti”
“La Diocesi vuole scommettere sui giovani anche in ambito missionario. Nella convinzione che dall’esperienza di vivere accanto ai poveri possano crescere l’amore per i fratelli, il fervore missionario e la testimonianza evangelica”. Lo scrive l’arcivescovo Paolo Giulietti in una lettera inviata per le festività natalizie ai parroci, ai responsabili di gruppi e associazioni, ai genitori e agli insegnanti.
Per dare concretezza a questa scommessa il Centro missionario diocesano propone dei viaggi missionari nel 2020, cui potranno partecipare giovani (18-30 anni) che però abbiano frequentato l’annuale corso Ad occhi aperti.
L’iscrizione a questo corso, volto ad approfondire la solidarietà internazionale e i temi missionari, dovrà avvenire entro il 28 febbraio. La scelta del viaggio dovrà essere comunicata entro il 10 marzo. Sul sito www.diocesilucca.it/viaggimissionari è possibile reperire tutte le informazioni.
I viaggi missionari prevedono la formazione di gruppi di 8 persone per le seguenti mete: Rwanda 10-31 agosto; Brasile Aracaju 10-31 agosto; Brasile Rio Branco 6-26 agosto; Vietnam dicembre 2020-gennaio 2021; Libano 16-25 luglio; Terra Santa 24 agosto-4 settembre.
Due gruppi di 10 persone potranno invece recarsi in Italia-Puglia 25 luglio-2 agosto e 29 agosto-6 settembre: da valutare il mezzo di trasporto tra aereo, treno o pullman.
È ovvio che i giovani dovranno essere per lo più sostenuti nella spesa per questi viaggi e la diocesi s’impegnerà a renderli accessibili. Monsignor Giulietti tuttavia, nella lettera inviata, lancia una proposta a parroci, associazioni, genitori e insegnanti: “Mi affido, pertanto, alla vostra sensibilità nel cogliere la ricchezza di questa proposta, che può davvero far crescere i giovani nella responsabilità e nella convinzione di poter essere strumenti di cambiamento del presente, attraverso l’entusiasmo, la dedizione, l’intelligenza e la generosità”.
“Mi permetto di suggerire – conclude – che il viaggio missionario possa diventare un intelligente regalo di Natale, un premio per il successo scolastico o l’impegno in comunità, un dono per una vacanza estiva controcorrente, un incoraggiamento per la ricerca vocazionale… Se crediamo nei giovani, investiamo su di loro!”.