Coronavirus, Sunia scrive al prefetto: “Sospendere gli sfratti”

13 marzo 2020 | 13:49
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Coronavirus, Sunia scrive al prefetto: “Sospendere gli sfratti”

L’appello del sindacato per far fronte alla crisi economica

“La crisi economica generata dal virus impatta sulle fasce più deboli che hanno difficoltà con l’affitto”. Per questo, anche il sindacato inquilini affiliato alla Cgil chiede al prefetto di Lucca di sospendere gli sfratti fino alla fine del mese di aprile.

La grave emergenza causata dal coronavirus sta provocando forti criticità non soltanto sotto il profilo sanitario, ma anche sotto il profilo economico – spiega la segretaria del Sunia di Lucca e Vversilia Anna Bastianelli -.  Senza voler usare toni allarmistici, c’è preoccupazione per l’impatto che potrebbe avere sul tessuto economico in tanti settori, dalla ristorazione alla ricettività, la distribuzione ed i servizi, con la perdita di posti di lavoro per i lavoratori di questi comparti. Sono quest’ultimi che rappresentano al momento anche una delle fasce più deboli nel settore abitativo, e fanno già tanta fatica a stare nei costi dell’abitare arrivando a fine mese con l’acqua alla gola proprio per pagare l’affitto”.

“In questi giorni si sono rivolti nei nostri uffici diverse persone spaventate dalla situazione occupazionale – prosegue Anna Bastianelli -. Preoccupate che alla perdita del lavoro consegua la perdita della casa, per non riuscire ad onorare canoni di locazione e mutui. Per questo abbiamo richiesto al prefetto la sospensione degli sfratti fino alla fine del mese di aprile. E riteniamo che il Comune, il sindaco e gli assessorati competenti debbano attivarsi immediatamente per incrementare gli interventi a sostegno dei nuclei familiari sotto sfratto, oltre che unirsi ai sindacati nel chiedere al prefetto di procedere ad una sospensione delle esecuzioni. Ma sarà importante l’istituzione di un tavolo, più volte richiesto, con prefetto, Comune e sindacati sul quale definire i tempi e i modi degli sfratti, per garantire alle famiglie il passaggio da casa a casa utilizzando tutte le risorse che il territorio offre”.