Crowdfunding per il San Luca, successo di solidarietà

Tanti imprenditori lucchesi e non hanno contribuito alla raccolta fondi di Natale Mancini (Casamica)
Trentunomilaeuro raccolti in 10 giorni per il San Luca. E’ il risultato ottenuto da Natale Mancini di Casamica che ha avviato un crowdfunding per l’emergenza coronavirus.
“Avrei preferito farlo in forma anonima – racconta – , ma non sarei riuscito a raggiungere risultati cosi considerevoli, ci ho dovuto mettere la faccia ed ho raccolto la fiducia di molti di voi. Le energie che ho impiegato per questo progetto sono le stesse che dedicavo per fare il mio lavoro prima del lockdown”.
“La richiesta – aggiunge – era importante ed ambiziosa poiché l’ospedale di Lucca in questi giorni è alle prese con una delle più grandi emergenze mai viste, versa in una situazione di importante stress e ha bisogno di dare una risposta alle impellenti necessità della città, ho chiesto a imprenditori e normali cittadini la propria disponibilità, non solo per prestare il proprio volto, raccogliendo fondi a favore dell’ospedale San Luca“.
“Giorno per giorno – va avanti – sono stato in stretto contatto con il professor Francesco Bovenzi, un caro amico, il quale è riuscito a coordinare una joint-venture, (permettetemi l’ulteriore l’inglesismo), con altri imprenditori e associazioni lucchesi implementando la somma di oltre 80.000 euro per raggiungere il determinato scopo per l’esecuzione del progetto di sostegno all’ospedale di Lucca. Il ricavato sarà destinato principalmente ai sistemi di monitoraggio dei pazienti, mentre una somma minore servirà per protezioni di primo intervento tipo Dpi o altro necessario che saranno consegnati a mezzo della Cri con cui sono già in contatto tramite il suo presidente, non appena gli accrediti saranno disponibili dalla piattaforma sarà mia premura allegare le ricevute dei destinatari dei fondi raccolti. Sono grato del sostegno dimostrato per la solidarietà dei cittadini lucchesi e non. I donatori che hanno contribuito indicativamente 550 prevalentemente lucchesi. Circa 20 i contributi degli stranieri, Stati Uniti, Russia etc. , poi imprenditori e aziende locali”.