Disturbi alimentari, l’associazione Acca attiva un numero verde di supporto

27 marzo 2020 | 18:17
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Disturbi alimentari, l’associazione Acca attiva un numero verde di supporto

Nutrizionista e psicologa saranno disponibili telefonicamente

Disturbi alimentari e problemi psicologici legati amplificati dalla situazione di emergenza. L’associazione Acca Lucca per la cura del comportamento alimentare mette a disposizione gratuitamente i suoi professionisti per  rispondere a domande su problemi legati all’alimentazione. Le nutrizioniste e le psicologhe dell’associazione saranno disponibili telefonicamente al numero  349 2486255. In particolare la nutrizionista sarà disponibile il mercoledì e la domenica dalle 16 alle 18 mentre la psicologa il martedì dalle 16 alle 18, il giovedì dalle 10 alle 12 e il sabato dalle 13 alle 15.

“Un servizio – sottolinea la presidente dell’associazione Valentina Aletti – che si è reso necessario, dato il prolungarsi  di questa situazione di emergenza che ci costringe a casa. Sappiamo bene quanto questa condizione sia difficile per tutti ma, soprattutto, per le persone che soffrono di un disturbo alimentare.
Preoccupazioni associate al cibo e al corpo sono amplificate dalla paura del contagio dal virus  Covid 19. Inoltre la situazione di emergenza aumenta la sensazione di perdita di controllo che spesso nelle persone con queste patologie è gestita con aumento della restrizione alimentare, comportamenti estremi di controllo del peso o episodi di abbuffata”.

L’associazione Acca Lucca onlus dal 2013 opera nel campo della cura del comportamento alimentare con un’attenzione particolare a patologie come anoressia, bulimia nervosa, Bed e obesità. Tra i suoi scopi statutari c’è la prevenzione, la promozione della salute e la cura di questi disturbi. A tale fine l’associazione ha istituito vari servizi sul territorio della Provincia di Lucca aprendo una sede distaccata a Viareggio e due sportelli di ascolto nel comune di Massarosa e Porcari.

Ci siamo sentiti di dare il nostro piccolo contributo in una situazione dove è importante mettersi al servizio della collettività per cercare di diminuire il disagio e il malessere che tutti noi stiamo provando a vari livelli – conclude Valentina Aletti -. Uno slogan di questi giorni recita le parole: Distanti ma uniti; noi vogliamo aggiungere: Ci siamo e nessun malato deve sentirsi solo!”.