Campo di Marte, Elleuno chiarisce: “Tutti i protocolli sono stati rispettati”

La cooperazione sociale fa chiarezza sulle questioni sollevate dalle sigle sindacali
Dopo le dichiarazioni dei rappresentanti Fp Cgil, Uil Fpl e Fisascat Csil sul fronte della gestione dell’emergenza Covid a Campo di Marte la cooperativa sociale Elleuno precisa la propria posizione con l’obiettivo di instaurare un dialogo condiviso con le sigle sindacali. Tra i punti al centro dell’attenzione ci sono i protocolli che puntualizzano le modalità operative, i dispositivi da utilizzare e gli impegni formativi e le garanzie sulla fornitura dei Dpi da parte di chi ne è preposto.
“A tal proposito – precisa Elleuno – la trasformazione di un nucleo tra quelli affidati alla cooperativa al Campo di Marte di Lucca in reparto per pazienti codiv19 è stato confermato e comunicato a tutti i soggetti interessati da parte della direzione zonale dell’Asl. A seguito della decisione dell’ente di trasformazione del nucleo in Covid19 abbiamo verificato insieme alla direzione Asl l’appropriatezza dei protocolli applicati ed applicabili (così come indicati nelle norme nazionali e regionali) e verificato i propri protocolli interni elaborati dall’ufficio salute e sicurezza sul lavoro e validati dall’Rspp e dai medici competenti, riscontrandone la completa adeguatezza. Successivamente abbiamo analizzato ogni aspetto di questa operazione – va avanti la cooperativa sociale -: dall’approvvigionamento dei Dpi alla modulazione e organizzazione dell’attività di assistenza. E’ stata poi erogata, con il diretto supporto dell’ente appaltante, la preventiva formazione specifica ai lavoratori”.
Per quanto riguarda la richiesta delle rappresentanze sindacali di essere messe a conoscenza dei livelli minimi di assistenza che Elleuno ha inteso applicare per gestire la struttura riconvertita per la cura e assistenza dei pazienti, la cooperativa sociale precisa: “Sono state attivate tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di pazienti e operatori e questi ultimi seguono il protocollo Prot.08.Ps.04 già emesso da tempo; questi adempimenti sono stati svolti in
raccordo con tutti gli enti preposti, la valutazione invece dei livelli assistenziali è specifica competenza dell’ente appaltante, che vi ha prontamente provveduto dandocene comunicazione”.
Per quanto riguarda il terzio punto del confronto, sul riconoscimento anche in ambito economico nei confronti degli operatori che si trovano impiegati in maggior numero di mansioni, Elleuno si dice favorevole all’erogazione di un premio in ottica nazionale. “Siamo favorevoli – spiega la cooperativa sociale -, al riconoscimento di una premialità a tutto il personale socio-assistenziale e sanitario del terzo settore a condizione che tale premio venga riconosciuto a tutti i lavoratori a livello nazionale (posto che l’emergenza sanitaria riguarda l’intera Nazione) e che tale riconoscimento discenda inevitabilmente – e, purtroppo, a causa delle note condizioni economiche degli appalti pubblici del settore socio-sanitario assistenziale – da misure di sostegno da assumersi da parte di Stato e Regioni. Solo in questo modo si eviterebbero possibili discriminazioni economiche tra lavoratori facenti parte dello stesso ambito socio-sanitario e le già ben note differenze tra terzo settore e pubblico“.