Non solo coronavirus. In Italia 70mila morti l’anno per arresto cardiaco

Prosegue con i corsi on line l’impegno della Cecchini Cuore Onlus
Sanità, oltre l’emergenza coronavirus. A parlarne è l’istruttore Blsd Fabrizio Bonino.
“Ogni anno, in Italia – dice – si registrano circa 70mila decessi per arresto cardiaco. L’unica arma che abbiamo a disposizione per cercare di abbassare il numero dei morti è quello di fare in modo che più gente possibile sappia come comportarsi nel caso si trovasse ad assistere a un evento tragico come questo, ed ovviamente fare in modo che più defibrillatori pubblici siano installati sui nostri territori”.
In questo periodo di quarantena la Cecchini Cuore Onlus sta realizzando dei corsi on line. “Lo scopo dei corsi online – prosegue – non è quello di formare soccorritori professionisti, ma dare ai laici e alle persone comuni, le indicazioni necessarie per affrontare e magari vincere, la battaglia che si potrebbero trovare a combattere in quel determinato momento, consapevoli del fatto che siamo tutti potenziali vittime della fibrillazione ventricolare. Chiamare subito i soccorsi, riconoscere l’arresto cardiaco, effettuare un massaggio cardiopolmonare, fondamentale per cercare di far sopravvivere il paziente fino all’arrivo del defibrillatore che se disponibile, va assolutamente utilizzato senza porsi nessun tipo di problema”.
“Dobbiamo infatti ricordarci – prosegue Bonino – che chiunque può accendere un Dae in caso di emergenza e seguendo le istruzioni vocali, provare a salvare la vita a qualcuno. Vogliamo che sia chiaro che questo apparecchio salvavita, può essere usato anche da chi non ha partecipato a un corso specifico e che non serve assolutamente nessun “attestato” o “licenza” per farlo funzionare (anche se molti si ostinano ad affermare il contrario con le conseguenze che potete immaginare); perchè questa macchina salvavita, non permette nessun tipo di errore e in nessun modo è possibile danneggiare la vittima, che sia in arresto cardiaco oppure no”.
“Tanto è vero che noi ed altre associazioni – dice ancora – teniamo corsi nelle scuole a partire dai bambini della prima elementare. L’ignoranza e le informazioni sbagliate che spesso sentiamo in giro, purtroppo spesso anche da istruttori certificati che molte volte chiedono compensi economici assurdi per insegnare ad essere utili al prossimo, non sono tollerabili; specialmente quando si parla di vita o di morte. Spero che tutti, almeno su questo, siamo d’accordo”.
“La cosa fondamentale – prosegue Bonino – che dobbiamo sapere è che se nessuno agisce tempestivamente, nel giro di 3/4 minuti, la vittima di arresto cardiaco morirà. Non forse… non “chissà”… non “casomai”… non “può darsi”. Accadrà sicuramente”.
Il prossimo corso sarà oggi (17 aprile) alle 16,30 e possono partecipare tutte le persone interessate: è totalmente gratuito e aperto a tutti. Basta andare sul sito www.cecchinicuore.org e leggere le istruzioni per collegarsi in diretta video. Nella chat, potrete fare tutte le domande che vorrete alle quali risponderà, sempre in diretta, il dottor Maurizio Cecchini.