Infermiera accusata di essere ‘untrice’, la Uil Fpl: “L’apice di altri brutti episodi”

Emergono altri casi di intolleranza oltre a quello dell’operatrice del San Luca Damiana Barsotti
Tanti i messaggi di vicinanza e solidarietà arrivati dopo il triste biglietto trovato dall’infermiera dell’ospedale San Luca Damiana Barsotti. Tra questi anche la solidarietà della Uil Fpl Lucca, preoccupata per il moltiplicarsi di simili episodi col passare dei giorni. Un medico che viene allontanato dalla banca, appartamenti in affitto legati a neo assunti sono solo alcuni degli esempi riportati dal segretario Pietro Casciani.
“Scriviamo ora – spiega Casciani – su quanto accaduto alla nostra collega Damiana Barsotti, alla quale va la nostra piena e totale solidarietà, poiché la vicenda ci ha lasciato veramente senza parole. Quanto accaduto è il segno di una società che ancora deve evolversi e fare dei passi in avanti. Non è possibile che gli stessi infermieri, medici e operatori sanitari che vengono esaltati come eroi siano poi trattati da altri, purtroppo tanti, come untori Ignobile il biglietto che le è stato recapitato. Questo caso è solo l’apice di altri brutti episodi che si sono verificati in queste settimane, sintomo di una società ancora pervasa da preconcetti e comportamenti irrazionali”.
“Qualche giorno fa un medico – continua Casciani – è stato allontanato da una banca e in piena emergenza covid19 tantissimi neo assunti dall’Asl non riuscivano a trovare una casa perché i cittadini interpellati, quando sapevano che lavoravano in ospedale chiudevano la porta. Tant’è che la Asl è corsa ai ripari cercando di individuare strutture a prezzi calmierati. Da noi come altrove la cronaca è piena di episodi più o meno striscianti che sono avvenuti e che avvengono”.
“È evidente che purtroppo questa emergenza a molte persone non ha insegnato nulla – conclude Uil – non si può considerare untore chi lavora in ospedale e ogni giorno contribuisce a salvare vite umane. Ci auguriamo che tutti quelli che oggi si interessano alla sanità in generale e in particolare alle vicissitudini degli operatori continuino a farlo con la stessa intensità anche in futuro terminata l’emergenza, aiutandoci a superare le piccole e grandi difficoltà quotidiane per migliorare la nostra sanità. Ma questa è un’altra partita. Oggi, è il momento di riflettere e augurarci una società migliore, lo dobbiamo a Damiana e a tutti i colleghi”.