Anffas, zero contagi alla casa famiglia di San Leonardo

8 maggio 2020 | 13:54
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Anffas, zero contagi alla casa famiglia di San Leonardo

La scelta volontaria di chiudere alle visite esterne ha premiato la struttura

In questo tempo di polemiche, inchieste giudiziarie, contagi e decessi nelle Rsa, una notizia positiva arriva da Lucca. Alla Casa-famiglia L’aquilone di San Leonardo in Treponzio, struttura residenziale per disabili attiva dal 1992 e gestita da Anffas Lucca, non c’è stato nessun contagiato.

“Il 9 marzo, prima che il governo decretasse il lockdown, abbiamo fatto una scelta dolorosa ma necessaria e abbiamo chiuso le porte della nostra struttura – racconta Lucio Donati, educatore responsabile della casa-famiglia. Abbiamo rinunciato a ciò che riteniamo fondamentale per i nostri ragazzi vale a dire la socializzazione e l’inclusione ma la tutela della loro salute era ed è la priorità assoluta. Questa scelta ci ha premiato e ad oggi non si sono registrati casi positivi al Covid19 né tra i sette ospiti né tra gli operatori“.

Da circa due mesi, quindi, niente visite dei familiari e sedute con i terapisti, nessun contatto con i volontari o i giovani del servizio civile. La paura è stata grande e le rinunce pesanti ma le famiglie hanno condiviso questa scelta e hanno collaborato per tutte quelle commissioni necessarie come andare in farmacia o fare la spesa.

“Siamo riusciti a mantenere i rapporti significativi con foto, video e videochiamate di parenti e amici – continua Donati – Abbiamo mantenuto il contatto anche con gli utenti che frequentano la struttura saltuariamente per accertarci che l’isolamento non creasse problemi tali da non poter essere gestiti nell’ambito domestico”. Ci sono infatti quattro o cinque ragazzi che occasionalmente risiedono in struttura per brevi periodi e alcuni ospiti che passano qui alcune ore ogni giorno.

Il ritmo delle giornate alla casa-famiglia è stato completamente stravolto dalla chiusura ma gli operatori lo hanno ridisegnato in modo da creare una nuova routine per i loro ospiti e dare comunque una forma rassicurante al tempo. Anche le mascherine hanno rappresentato un ostacolo da superare per non ridurre la possibilità di comunicare con persone affette da gravi disabilità relazionali.

La Fase 1 dell’emergenza è passata ed è andato tutto bene, il 17 aprile la Asl ha effettuato i test sierologici che sono risultati tutti negativi e ha verificato gli aspetti organizzativi e procedurali del servizio, promuovendolo a pieni voti.

“Questo risultato è il frutto del lavoro attento e appassionato degli operatori della casa-famiglia e dell’impegno di Anffas che fin da subito ha reperito i dispositivi di sicurezza – afferma Vania Nottoli, amministratore della struttura – L’associazione ha lavorato in stretto contatto con i comuni e la Asl che hanno monitorato la situazione e fornito un aiuto indispensabile per i Dpi. Questa sinergia è un modello che vale la pena di sottolineare”.

“Come accade spesso in questi casi, è il lavoro di squadra che vince e premia con i risultati – conclude Gabriele Marchetti, presidente di Anffas Lucca – e la nostra squadra si è dimostrata molto forte e attenta. Ma ricordiamoci che nella squadra c’erano anche loro, gli ospiti della casa-famiglia, con i loro familiari che sono stati veramente eccezionali, pazienti e collaborativi. Adesso la speranza è che si possano gradualmente attenuare alcune misure restrittive in modo che i nostri ospiti possano riappropriarsi dei loro ritmi di vita e delle loro preziose attività quotidiane”.