Scuola, la lettera del comitato No Dad: “A settembre niente didattica a distanza”

27 maggio 2020 | 18:44
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Scuola, la lettera del comitato No Dad: “A settembre niente didattica a distanza”

I genitori della Piana di Lucca inviano un messaggio alla ministra dell’istruzione

La mancanza di certezze sulle modalità del rientro a scuola per i ragazzi preoccupa anche i genitori. Così il comitato No Dad (Didattica a distanza) di Lucca e Capannori invia una lettera al Ministero dell’istruzione e a tutti gli enti e organi competenti per sottolineare le preoccupazioni legate a un possibile prolungamento della didattica a distanza, anche nella forma mista.

“In Italia hanno interrotto la scuola più di 9 milioni di bambini e ragazzi e oltre un milione di bimbi dei nidi e dei servizi educativi della prima infanzia – spiega il comitato -. La didattica a distanza , attivata per l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia in tutte le scuole italiane, di ogni ordine e grado, non era mai stata
sperimentata con bambini, ragazzi e adolescenti. Considerato che durante l’età dello sviluppo esistono delicati periodi critici di apprendimento, l’introduzione di una modalità didattica non soggetta ad alcuna sperimentazione o verifica preliminare è stata ammissibile quale strumento emergenziale, che oggi, date anche le molteplici criticità emerse, non è da ritenersi riproponibile a settembre“.

“Con la Dad infatti – sottolineano i genitori nella lettere – aumentano le disparità dovuto alle disuguaglianze sociali, i rischi per la salute e il benessere mentale derivanti da una perdurata assenza di supporti educativi e psicosociali, i rischi per il benessere psicofisico di bambini e adolescenti e si consolida in alcuni casi una sovraesposizione ai media device. La stessa organizzazione mondiale della sanità raccomanda di promuovere una buona salute attraverso la socializzazione, una corretta e regolare alimentazione, movimento all’aria aperta e attività motoria consistente. Abituare bambini, ragazzi e adolescenti, in periodi critici fondamentali per l’apprendimento delle competenze sociali, emotive e relazionali, a forme di interazione mediata da mezzo informatico rischia di esporli ad un danno delle capacità empatiche e comunicativo-relazionali e l’intero processo formativo dell’individuo può essere drammaticamente compromesso”.

La nostra voce si unisce a quella degli insegnanti – conclude il comitato No Dad – preoccupati anche della riduzione del personale poiché solo il ridimensionamento della numerosità delle classi, il conseguente e necessario potenziamento degli organici, la riqualificazione degli edifici scolastici, potenziati dalla possibilità di usufruire di strutture idonee appartenenti ai Comuni, consentirà un rientro a scuola rispettoso dei bisogni dei bambini e in sicurezza”.