Pillola del giorno dopo e aborto, la Asl respinge le critiche dell’associazione “Non una di meno”

L’azienda: “A Lucca garantiti tutti gli interventi di competenza previsti dalla legge 194, problemi in via di risoluzione in Valle del Serchio”
Pillola del giorno dopo e aborto, dopo la protesta dell’associazione Non Una di Meno la Asl Toscana Nord Ovest risponde alle sollecitazioni e alle critiche.
“Nel consultorio di Lucca – si legge nella replica – sono garantiti tutti gli interventi di competenza previsti dalla legge 194/78, compresa la possibilità di avvalersi del supporto psicologico pre e post interruzione volontaria di gravidanza. Il rilascio della certificazione per l’Ivg non è limitata a un solo giorno, ma è stata estesa ormai da tempo a tutto l’arco della settimana, dal lunedì al venerdì, proprio per consentire di dare risposte adeguate in grado di garantire l’effettuazione dell’Igv nei tempi previsti dalla legge 194 e nella modalità scelta”.
“L’ivg farmacologica – prosegue la nota – è effettuata all’ospedale di Lucca non in regime di ricovero, bensì in regime di day-hospital con un percorso integrato ospedale/consultorio, come previsto dalla delibera della giunta regionale 827/20 e sono stati estesi i tempi di possibilità di effettuazione, secondo le linee guide ministeriali 2020. Da evidenziare lo sforzo che è stato fatto per garantire in ospedale sia la modalità chirurgica sia quella farmacologica, che tra l’altro – con una buona organizzazione e gestione – ridurrà sicuramente la chirurgica. A breve sempre all’ospedale San Luca sarà attivato il percorso della somministrazione ambulatoriale secondo le indicazioni della Regione Toscana“.
“Il consultorio – prosegue la Asl – garantisce inoltre le prestazioni ginecologiche di competenza, in particolare quelle relative alla contraccezione, con attivazione del percorso di contraccezione gratuita prevista dalla delibera regionale 1251/16, compresa l’erogazione della pillola del giorno dopo. L’ambulatorio ginecologico nella Cittadella della salute Campo di Marte è regolarmente dotato di un ecografo e l’azienda ha tra l’altro previsto un miglioramento ulteriore di tale dotazione (nuova apparecchiatura citata nel recente comunicato del direttore generale sulle nuove attrezzature acquistate). Anche in Valle del Serchio l’attività di certificazione era stata potenziata, ma ci sono stati in effetti dei problemi, che l’azienda sta cercando di superare, legati all’assenza non prevista di uno specialista, aggravata dal fatto che l’attuale e nota carenza di ginecologi a livello nazionale ne rende estremamente difficoltosa la sostituzione”.
“Si evidenzia che l’Asl – conclude la Asl – ha in corso un percorso di graduale potenziamento dei consultori, sia per quanto riguarda le dotazioni organiche che quelle tecnologiche, iniziato proprio dalle zone in cui le criticità sono più presenti, in quanto l’azienda sanitaria è ben consapevole del ruolo fondamentale che i consultori hanno nella promozione e nella tutela della salute della donna, dei giovani e delle famiglie”.