Lotta al Covid19, 83 le visite del gruppo di supporto Asl nelle strutture sanitarie della provincia

20 aprile 2021 | 12:09
Share0
Lotta al Covid19, 83 le visite del gruppo di supporto Asl nelle strutture sanitarie della provincia

La direttrice dei servizi sociali: “Un’azione capillare che ci ha permesso sia di gestire la fase più acuta della pandemia sia quella attuale”

Sono state 83 le visite, su un totale di 64 strutture, che, nei primi dieci mesi di pandemia, il Gruppo di supporto e contrasto al Covid19 della Azienda Usl Toscana nord ovest ha effettuato nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali in provincia di Lucca. 442 invece gli interventi totali dell’azienda sanitaria.

Dal 1 marzo al 31 dicembre 2020 residenze sanitarie assistite, residenze assistite, centri diurni, comunità alloggio e residenze per disabili sono state ripetutamente visitate dal gruppo per essere aiutate nella corretta applicazione dei protocolli, delle procedure e nelle linee di indirizzo anti Covid, anche con specifiche azioni di formazione del personale.

“Come Ausl siamo intervenuti costantemente in ogni zona distretto, a partire dalla scorsa primavera, per aiutare le strutture di assistenza socio-sanitarie sia nell’immediata gestione dell’emergenza Covid, sia nel processo di piena ripresa delle loro attività – afferma Laura Brizzi, direttrice dei servizi sociali dell’Azienda Usl Toscana nord ovest -. I nostri gruppi sono coordinati da un assistente sociale del Dipartimento servizi sociali e costituiti da un operatore dell’igiene pubblica, da un operatore dell’igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, da un referente qualità e sicurezza, da un medico e da un infermiere. Ogni sopralluogo si conclude con un rapporto che indica le disposizioni per adeguare e migliorare la prevenzione e la gestione del rischio Covid, avviando una stretta collaborazione con l’unità di crisi aziendale. E’ un’azione capillare che ci ha permesso prima di gestire la fase più acuta della pandemia, quando l’unico modo per preservare la salute degli ospiti fragili era impedire che il Covid entrasse nelle strutture, sia quella attuale, con la vaccinazione che sta per coprire tutta la popolazione più fragile ma durante la quale dobbiamo continuare a mantenere alta la guardia”.