Cgil, campagna vaccinale sotto la lente: “Bene la presenza capillare dei presidi sanitari sul territorio”






Terzo appuntamento con ‘Dentro il Lavoro’, la rubrica realizzata dal sindacato e diffusa sulla propria pagina Facebook
Terzo appuntamento con Dentro il Lavoro, la rubrica realizzata dalla Cgil Lucca, e diffusa sulla propria pagina Facebook, in collaborazione con Silvia Scali ed Edi Ferrari, che stavolta entra nel vivo della campagna vaccinale della Provincia di Lucca.
“Dopo gli iniziali ritardi – dice il sindacato – dovuti anche alla mancanza dei vaccini da somministrare, la campagna vaccinale è proseguita se non a pieno regime (sempre per l’assenza di materia prima), sicuramente a velocità più spedita. La copertura della fascia più fragile almeno con la prima dose si appresta infatti al completamento, avendo raggiunto oltre l’88% della popolazione over 80 della provincia di Lucca”.
“La speranza di un ritorno alla normalità – ha dichiarato il segretario generale della Cgil Lucca Rossano Rossi – e la possibilità di riaprire le varie attività senza grandi rischi a livello epidemiologico, passa dalla campagna di vaccinazione. E sebbene all’inizio ci siano stati dei ritardi, quello che possiamo vedere qui e ora è che la campagna di vaccinazione sta procedendo spedita”
Per il sindacato è stata l’occasione per dare uno sguardo all’interno degli hub vaccinali installati a Viareggio, nel distretto sanitario di Terminetto, e a Lucca, dentro l’ex ospedale Campo di Marte. Qui battaglioni di medici ed infermieri tengono in moto la macchina della vaccinazione, accogliendo i pazienti, somministrandogli il vaccino e vegliando su di loro fino a che non sono certi che non si presentino dei rarissimi effetti collaterali.
I rispettivi direttori delle zone distretto, Alessandro Campani e Luigi Rossi, intervistati sul procedere della campagna vaccinale, hanno infatti dichiarato che gli hub di Viareggio e di Lucca potrebbero raggiungere a pieno regime rispettivamente 1400 e 870 dosi giornaliere somministrate, con la giusta disponibilità.
“Ma la campagna vaccinale – conclude la Cgil – passa anche dalle vaccinazioni a domicilio, messe in campo grazie alle Usca (unità speciali per la continuità assistenziale) raggiungono quanti non sono in grado di allontanarsi da casa, arrivando ad eseguire dalle 24 alle 60 somministrazioni al giorno”. “Come passa anche dalla presenza capillare di presidi sanitari sul territorio, nei quali potrebbero svolgersi le vaccinazioni – hanno ricordato il segretario provinciale dello Spi Cgil Lucca Roberto Cortopassi e la delegata Spi Alessandra Vecoli – Una maggiore capillarità del sistema sanitario deve rimanere una priorità del potenziamento che è già in atto e che verrà. I due hub vaccinali, pronti ad essere destinati ad un nuovo utilizzo quando usciremo dall’emergenza pandemica, sono solo un esempio dell’efficienza ottenibile da questo tipo di interventi”.