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‘Rete senza fili’, nelle scuole arriva il progetto per prevenire la dipendenza da internet

14 maggio 2021 | 13:11
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‘Rete senza fili’, nelle scuole arriva il progetto per prevenire la dipendenza da internet

Anche il distretto lucchese dell’Azienda Usl toscana nord ovest e l’ufficio scolastico territoriale aderiscono all’iniziativa

Prevenire le dipendenze da internet in una società molto provata dalla pandemia e dall’isolamento sociale. E’ questo l’obiettivo del progetto Rete senza fili ideato per offrire interventi di sistema integrati che coinvolgano il mondo della scuola, la sanità e le famiglie in un patto di salute e di promozione di sani stili di vita dei ragazzi.

Svolgere, in pratica, un’azione di stimolo per fare acquisire ai docenti e ai genitori maggiori competenze, per potenziare le abilità di vita agli alunni, fin già dalle scuole primarie. L’iniziativa, finanziata dal ministero della salute ha come partner per la Regione Toscana l‘Azienda Usl Toscana nord ovest e il referente progettuale a livello regionale è Guido Intaschi, responsabile del Serd della Versilia.

Sul territorio aziendale sono quattro le zone partecipanti al progetto: Lunigiana, Apuana, Versilia e Piana di Lucca. Sono coinvolti nell’iniziativa operatori che fanno parte del servizio dipendenze, del servizio di educazione e promozione della salute e del consultorio adolescenti grazie alla collaborazione con l’ufficio scolastico territoriale di Massa e Carrara e Lucca.

“La rivoluzione dell’era digitale ha coinvolto la società in ogni aspetto della vita, forzando cambiamenti repentini negli stili e ritmi di vita e portando con sé cose positive e criticità, soprattutto nella sfera relazionale – spiegano i promotori -. Come può un bambino o un adolescente di oggi capire questo cambiamento e proteggersi dai rischi correlati all’uso abuso della rete? L’educazione digitale è una risposta primaria al cambiamento culturale derivante dall’uso delle nuove tecnologie. La scuola diventa fulcro di questo cambiamento rivedendo il proprio modo di svolgere le lezioni. Soprattutto si rivolge ad alunni che sono definiti nativi digitali e che hanno impresse nella propria mente esperienze completamente diverse dai propri genitori e nonni e anche dagli stessi insegnanti. I giovanissimi hanno spesso abilità di utilizzo del web superiori agli adulti, possiedono un linguaggio multimediale completamente nuovo e diverso dallo stile narrativo temporale degli adulti. Tuttavia ai giovani studenti mancano spazi di elaborazione in cui poter rivisitare e dare senso alle proprie esperienze sociali svolte in rete”.