Moderni metodi per la disintossicazione rapida e sicura da oppiacei

28 maggio 2021 | 09:00
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Moderni metodi per la disintossicazione rapida e sicura da oppiacei

Gli oppiacei sono sostanze euforizzanti, sia di origine naturale che artificiale, caratterizzate da assuefazione. Come molti sanno, la principale difficoltà nella disintossicazione rapida da oppiacei è costituita dalla caratteristica sindrome da astinenza.

I sintomi di astinenza da oppiacei, pur non essendo di per sé fatali, tuttavia sono estremamente gravi e dolorosi, tanto da impedire la sospensione dell’assunzione della sostanza anche nei casi in cui la persona assuefatta al consumo desidera fermamente liberarsi dalla sua dipendenza.

L’astinenza da oppiacei tipicamente causa ansia, desiderio impellente della droga, aumento della frequenza respiratoria, rinorrea, midriasi, sbadigli, letargia, crampi allo stomaco, tachicardia, ipertensione, tremori, contrazioni muscolari involontarie, brividi, anoressia, nausea, vomito e diarrea.

Se, nelle fasi iniziali della dipendenza, si tende a desiderare gli effetti della sostanza in modo sempre più intenso e frequente, con conseguente perdita di controllo del suo utilizzo, gradualmente l’intossicazione diventa il centro della vita della persona, distogliendola dagli affetti e dalle attività di studio, di lavoro o ricreative che non abbiano a che fare con la droga.

Nel tempo, per ottenere l’effetto desiderato diventa necessario ricorrere a dosi sempre più elevate. La vita sociale e lavorativa della persona è spesso gravemente compromessa dall’uso di oppiacei. Non di rado, a questo punto, il tossicodipendente realizza la propria situazione ed è a questo punto che si ritrova a fare i conti con le reali difficoltà di una disintossicazione.

Strategie della disintossicazione da oppiacei

Lo scopo della disintossicazione è quello di permettere all’organismo di liberarsi della sostanza, interrompendone il consumo e superando i disturbi fisici e psicologici che tale cessazione comporta.

Il trattamento della dipendenza da oppioidi può seguire diverse strategie. L’opzione più ovvia è l’assenza di trattamento di mantenimento che tuttavia, data la gravità della sindrome da astinenza, spesso risulta un’opzione difficilmente praticabile.

Un’altra possibile strategia consiste nella terapia sostitutiva con metadone o buprenorfina (Subutex), allo scopo di evitare i sintomi di astinenza da oppiacei. Ad oggi, la terapia sostitutiva soprattutto con metadone costituisce di gran lunga la scelta preminente nell’ambito dei servizi per le tossicodipendenze (SERT) italiani, a causa dell’emivita lunga e delle ridotte proprietà sedative ed euforizzanti.

Uno dei problemi che, all’atto pratico, insorgono con questo tipo di terapia è il rischio di passare da una dipendenza all’altra. Una volta superata la fase iniziale, il metadone deve essere gradualmente ridotto. Tuttavia, raggiungere una completa disintossicazione può essere un processo estremamente lungo e difficoltoso, per le conseguenze della riduzione o sospensione della stessa sostanza sostitutiva. Molti pazienti, a questo punto, si ritrovano di fronte alla necessità di ricorrere a una disintossicazione rapida da metadone. Inoltre il metadone è una sostanza narcotica potente, con un lungo elenco di effetti collaterali anche gravi.

Sia nell’ambito dei protocolli di trattamento dei sintomi di astinenza che nella disintossicazione rapida da oppiacei con farmaci, un’altra sostanza utilizzata è la clonidina. Anche nel caso della clonidina, la sospensione del farmaco può causare sintomi fastidiosi anche gravi, quali agitazione, irritabilità, cefalea e tachicardia.

Cliniche di disintossicazione rapida

Di fronte alla prospettiva di lunghi anni di dipendenza da una terapia sostitutiva, molte persone decidono di optare invece per una diversa strategia di disintossicazione rapida.

In questi casi, il trattamento viene eseguito in regime di ricovero ospedaliero, sotto costante controllo sanitario.

I tipi di disintossicazione rapida a disposizione sono molteplici e la scelta viene effettuata sulla base di un’attenta anamnesi e diagnosi della condizione di dipendenza del paziente in cui si tiene conto del tipo, della durata e delle dosi abituali di consumo della sostanza, nonché dello stato di salute generale del paziente.

Esistono protocolli rapidi e ultrarapidi in cui si utilizzano di norma naloxone e naltrexone per indurre la sospensione, associati ad altri farmaci coadiuvanti della sintomatologia di astinenza, come la clonidina o la buprenorfina, per sopprimere i sintomi da astinenza da oppiacei. In alcuni protocolli ultrarapidi, naloxone o naltrexone vengono usati in associazione con alti dosaggi diuretici per aumentare l’escrezione degli oppiacei in anestesia generale; ovviamente tali protocolli possono essere proposti solo ove le condizioni di salute del paziente lo consentano.

Disintossicazione rapida da oppiacei con ricovero in clinica

Il ricovero in una clinica specializzata che esegue protocolli di disintossicazione rapida da eroina o disintossicazione rapida da benzodiazepine è una soluzione che può assicurare il recupero in tempi brevi di una vita normale da parte del paziente, in un ambiente confortevole e attento al benessere sia fisico che psichico.

Il programma di trattamento delle dipendenze della Clinica VIP Vorobjev, consultabile online all’indirizzo vipvorobjev.com, in base a uno studio a lungo termine, ha evidenziato un’incidenza di successo nell’80-85% dei casi.

La scelta della tipologia di trattamento è indirizzata da un’attenta fase diagnostica iniziale che, oltre alla visita medica, comprende esami del sangue e strumentali, volti ad accertare, caso per caso, le terapie più indicate e che offrono le maggiori probabilità di successo. Lo stato di salute del paziente viene valutato sia sotto il profilo fisico che psichico. In questo secondo ambito si analizzano anche le caratteristiche della sua dipendenza, il grado di motivazione alla disintossicazione, eventuale depressione, ecc.

L’obiettivo della disintossicazione ultra rapida è di essere breve, non comportare dolore per il paziente e consentirgli, al termine del trattamento, di ritornare a una vita del tutto normale, senza sbalzi di umore, ansia o depressione. Queste tecniche si basano sull’idea che il paziente superi la fase più acuta dei sintomi di astinenza sotto anestesia, evitando quindi di provare dolore. Di norma la disintossicazione completa si articola in 2 o 3 brevi cicli di intervento, nel corso di un unico ricovero. Si fa quando non ci sono controindicazioni specifiche per questo tipo di disintossicazione. Piccoli sintomi successivi alla terapia possono essere trattati con farmaci analgesici più leggeri, che non contengono oppiacei.

A questo punto, una volta terminata la fase diagnostica, la scelta del metodo di disintossicazione ultra rapida può cadere ad esempio sul metodo UROD, una metodologia estremamente moderna ed efficace che accelera al massimo la disintossicazione dell’organismo. L’applicazione di questo metodo, che prevede la somministrazione di antagonisti degli oppioidi come naloxone o naltrexone, avviene in anestesia totale.

Un’alternativa possibile è costituita dall’innovativa terapia Neurojet, nella quale viene utilizzato un piccolo dispositivo – assolutamente indolore – che normalizza i livelli di dopamina e di endorfine nel cervello per mezzo di lievi stimoli elettrici, sicuri e controllati con precisione da un computer. Questo trattamento si è dimostrato notevolmente efficace per una rapida scomparsa dei sintomi di astinenza e per la riduzione della loro intensità.

Un trattamento di disintossicazione rapida da oppiacei con farmaci sicuro e indolore

Durante il trattamento con ricovero, grande attenzione viene posta al benessere e alla salute del paziente. Un’adeguata terapia farmacologica, che non dà assuefazione, è impiegata per gestire qualunque sintomo fisico, doloroso e psichico. Anche la capacità di alimentazione adeguata è accuratamente seguita e, in caso di necessità, sostenuta per mezzo di enzimi, vitamine e aminoacidi.

Terapia specifiche, valutate caso per caso, sono impiegate per eliminare le conseguenze fisiologiche dell’uso di droghe su polmoni, fegato e cervello.

Il processo di riabilitazione si avvale anche di terapie fisiche che comprendono massaggi profondi che normalizzano la secrezione di dopamina, supportano la disintossicazione migliorando la circolazione del sangue e del sistema linfatico, oltre ad avere un’azione rilassante. I trattamenti di sostegno comprendono inoltre strumenti di supporto per affrontare la dipendenza psichica, come la psicoterapia di gruppo o la meditazione.

Uno dei vantaggi delle cliniche di disintossicazione rapida è la possibilità per i pazienti di vivere questa esperienza essenziale nel modo più gradevole, in camere confortevoli e usufruendo di strutture ricreative e sportive nel tempo libero dai trattamenti.

In conclusione

La dipendenza da oppiacei è un problema in grado di distruggere ogni aspetto della vita sociale, professionale e affettiva delle persone. A causa della sindrome da astinenza, disintossicarsi dalla droga o dai farmaci è però un procedimento spesso doloroso e complesso, che può richiedere molto tempo.

Nei casi di intossicazione da oppiacei, per molti pazienti è possibile liberarsi dalla dipendenza velocemente, ricorrendo a terapie di disintossicazione rapida o ultrarapida da sostanze quali eroina e metadone, ma anche codeina o benzodiazepine. La disintossicazione veloce, praticata in regime di ricovero ospedaliero in cliniche specializzate, che mettono al centro il benessere fisico e psichico del paziente, viene definita caso per caso, sulla base dell’accertamento delle condizioni fisiche di ciascun individuo.