Lucca aderisce alla giornata mondiale dedicata all’autismo con Casa Alfa



Conosciuta come Autistic pride day, nasce nel 2005 da Aspies for freedom, il gruppo che si ccupa di sensibilizzare l’opinione pubblica sul movimento dei diritti per le persone autistiche
Non solo il 2 aprile, esiste anche un’altra Giornata mondiale dedicata all’autismo. Si celebra domani (18 giugno) ed è conosciuta come Autistic pride day.
Nata come iniziativa di Aspies for freedom nel 2005, gruppo solidale che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica sul movimento per i diritti delle persone autistiche, questa giornata serve a coadiuvare il messaggio che nessuno deve vergognarsi del proprio funzionamento, a ricordare che l’autismo non è una malattia e che le persone autistiche hanno il diritto di essere integrate nella società, una società che necessita di adeguarsi anche per le minoranze che la compongono.
Anche Lucca aderisce all’iniziativa. Casa Alfa organizza infatti un incontro di sensibilizzazione alla sede in via Beccheria, a partire dalle 9.
“In questa giornata si tende a ricordare le importanti figure storiche che erano nello spettro e che hanno drasticamente cambiato (e oserei dire migliorato) il mondo, come ad esempio Albert Einstein il cui nome è ad oggi diventato una parola che è utilizzata come sinonimo di ‘genio’. Non solo limiti quindi – dice Casa Alfa – ma potenzialità, è questo lo scopo del 18 giugno: mettere in evidenzia i punti di forza delle persone autistiche cercando di scardinare gli stereotipi contagiosi che si sono annidati nella cultura popolare sul tema autismo. Una giornata che vuole contrastare fortemente le disinformazioni e lo stigma sociale che purtroppo viviamo”.
“Il concetto di ‘autorappresentanza’ è un altro punto cardine e vuol significare che mentre è vero che non tutte le persone autistiche sono attualmente in grado di comunicare (ma la tecnologia sta sempre di più venendo incontro anche a chi ha questa esigenza), molte persone autistiche sono spinte dal desiderio di dare voce a chi non ha voce e migliorare i diritti rendendoli alla pari degli stessi diritti garantiti alle persone neurotipiche: come il diritto all’istruzione e all’educazione, all’interno di una società davvero inclusiva dove ci sia posto per tutti i funzionamenti”, conclude l’associazione.