Lav, flash mob in difesa degli animali in piazza San Michele

L’associazione: “Ciascuno può fare la differenza. La soluzione è ripensare il nostro rapporto con animali e ambiente”
“Ciascuno può fare la differenza. La soluzione è ripensare il nostro rapporto con animali e ambiente”. E’ l’appello dell’associazione Lav – Lega anti vivisezione – di Lucca per evitare future pandemie, che dà appuntamento a sabato (10 luglio) alle 11 in piazza San Michele con il flash mob #Noncomeprima, per rilanciare il manifesto Non torniamo come prima. Una lista di sei proposte di cambiamento per agire sulle cause della pandemia, che l’associazione invita a sottoscrivere (integralmente o in parte).
“Poco più di un anno fa, presentando il manifesto Lav lo definimmo consapevolmente il ‘vero vaccino’ contro il rapporto malato della nostra società con animali e ambiente. Oggi constatiamo che il nostro punto di vista ha finito per consolidarsi e affermarsi sempre di più, tanto che ormai non sono ‘solo’ gli animalisti a riconoscere il nesso tra distruzione di habitat, allevamenti intensivi, cattura e commercio di specie selvatiche ed esotiche, ed eventi pandemici sempre più frequenti — dichiara Chiara Testi, referente della sede Lav Lucca, che prosegue — quello che manca ancora è la piena e diffusa consapevolezza che su queste cause si possa tutti agire e fare la propria parte sin da subito e in modo concreto, per cambiare le cose, uscire dal tunnel senza rientrarci domani, approdando a una normalità davvero nuova: #noncomeprima, appunto. L’urgenza di superare l’emergenza, oltre che sanitaria anche economica e sociale, non deve rappresentare un alibi per bypassare le cause di questa pandemia”.
Un’assunzione di responsabilità che sin dall’inizio della pandemia vuole essere il filo conduttore del lavoro svolto dall’associazione, con importanti vittorie. La durissima battaglia sugli allevamenti di visoni, che ha portato a maggiori controlli e al fermo delle attività per tutto il 2021; gli appelli pubblici contro fiere e commerci di animali selvatici ed esotici, con la storica vittoria del divieto di commercio e detenzione di animali esotici inserito nella legge di delegazione europea, approvata pochi giorni fa in via definitiva al senato; la richiesta di una ricerca davvero innovativa ‘human based’; la richiesta di misure di sostegno per chi vive con animali, con la storica novità del riconoscimento del farmaco umano equivalente in veterinaria; la promozione di stili alimentari — e politiche pubbliche — basati sulla scelta di cibi vegetali.
Nel suo manifesto Non torniamo come prima, Lav richiama questi ed altri temi identificando sei proposte di cambiamento.
La prima: preferire cibi vegetali a carne, latte e uova, causa di deforestazioni, inquinamento e sofferenza. In secondo luogo, rifondare le aziende, a partire da quelle dell’alimentazione e dell’abbigliamento, sulla base di criteri di reale sostenibilità e responsabilità sociale, con l’aiuto fiscale dello stato in questa trasformazione. Terzo punto, fermare i mercati, le fiere, l’uso e l’uccisione degli animali selvatici ed esotici. Un no definitivo a caccia, catture e riproduzione di animali per farne cibo, spettacolo, pelli e pellicce sia in Italia che nel resto del mondo. Quarto tema, spostare i finanziamenti pubblici dagli allevamenti alla produzione di alimenti vegetali. Ad esempio, equiparando l’iva sui prodotti alimentari vegetali e incentivando i pasti di origine non animale nella ristorazione pubblica. Quinto, investire concretamente nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica ‘human based’. Infine, riconoscere la sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come un primo passo verso una effettiva libertà di ricerca.
Per aderire: www.lav.it/manifesto