Mancanza di personale alla Rsa di Marlia, Cittadinanzattiva scrive ad Asl e Regione

L’associazione: “Organico da reintegrare ai livelli pre-Covid”
Rsa di Marlia e carenza di personale, in prima fila anche Cittadinanzattiva e il Tribunale del malato. Che hanno scritto, già lo scorso giugno, alla Asl e alla Regione per segnalare il problema.
“Prima di noi – scrive Rossana Giusfredi, coordinatrice di Cittadinanzattiva e con Annunziata Biagi anche del Tribunale dei diritti del malato per la zona di Lucca e Valle del Serchio – gli operatori, i familiari degli ospiti, i sindacati ed alcuni esponenti politici hanno cercato di richiamare l’attenzione delle competenti istituzioni sulla drammatica emergenza che sta attraversando la Rsa Alberto Gori di Marlia. Una struttura con una centenaria tradizione, qualificata e qualificante un ampio territorio, che, da troppo tempo, è in stato di cronica sofferenza, per una progressiva diminuzione degli infermieri e degli addetti alla cura della persona e alle mansioni alberghiere, attualmente, ridotti ai minimi termini“.
“Tutto ciò, per il personale superstite – dice Giusfredi – comporta impegni crescenti, per colmare i vuoti di organico e di carattere operativo, che si materializzano in una intensificazione dei turni, nel prolungamento degli orari, e in carichi di lavoro e responsabilità sempre più pesanti. Ne derivano per il personale, un crescente stress, che comporta un incremento delle possibilità di commettere errori e, nel caso che la situazione permanga, il rischio di burn out; per gli ospiti, l’abbassamento del grado di sicurezza delle prestazioni ed il decadere di quella qualità dei servizi e delle relazioni, interne e con la comunità, che avevano caratterizzato da tanti anni il presidio socio-sanitario di Marlia; per i familiari, le difficoltà e l’aleatorietà degli incontri con i loro cari, con effetti drammatici per entrambi i soggetti, che vedono sottrarsi quelle occasioni di vita condivisa, che, nell’età avanzata sono sempre più preziose”.
“Alla luce di queste pressanti sollecitazioni – chiude la lettera – e delle argomentazioni esposte si ritiene non più rinviabile il reintegro dell’organico della Rsa di Marlia, ai livelli pre-Covid. Ove ciò non risultasse sufficiente – tenuto conto che il riconoscimento delle diverse quote di finanziamento sono correlate a determinati standard dei servizi – si fa riserva, di attivare ulteriori forme di tutela”.