Insegnanti a lezione di manovre salvavita con la Mirco Ungaretti Odv di Capannori

Avanti il progetto dell’associazione, che è approdato alla Carlo Piaggia di Capannori e negli spazi dell’Atletica Virtus: i docenti trasmetteranno le loro conoscenze agli alunni
La scuola insegna come salvare una vita, istruendo gli insegnanti in virtù di un progetto portato avanti a livello nazionale dalla Mirco Ungaretti Odv di Capannori.
Un esempio dato dal complesso scolastico Carlo Piaggia di Capannori che ieri (2 settembre) ha permesso alla associazione di volontariato di formare i primi 48 docenti alle manovre Blsd. Le stesse manovre verranno a loro volta insegnante dai docenti ai discenti a scuola nelle loro ore di lezione diffondendo così in maniera capillare poche e semplici manovre salvavita.
“il modello Ungaretti, funziona. L’abbiamo dimostrato in questi anni – sottolinea il presidente dell’associazione Stefano Ungaretti – Grazie alla formazione dei docenti come istruttrori o come semplici cittadini informati abbiamo reso possibile la diffusione delle manovre salvavita su tutta la provincia di Lucca. Oggi siamo a Capannori sabato a fornare i primi 50 dei 100 docenti che hanno dato la loro disponibilità. Sabato saremo al campo Coni dove l’Atletica Virtus ha messo ha disponibilità i locali per formare altri docenti e atleti. È un messaggio culturale che sta passando da scuola in scuola anche in virtù della nuova legge sui defibrillatori, che conferma nero su bianco l’utilizzo di questo elettrodomestico salvavita, per chiunque ne abbia bisogno in caso di necessità”.
20 su 45 docenti istruttori hanno fatto nell’anno scolastico 2020-2021 hanno permesso all’associazione di dimostrare una stima nazionale: se ogni scuola in Italia avesse al suo interno un insegnante istruttore quest’ultimo riuscirebbe a formare circa 210 studenti, in proporzione al numero degli studenti della scuola (ad esempio 1000 studenti ogni 5 docenti istruttori).
“Quest’anno siamo pronti – chiude l’associazione – a fare la differenza nonostante la pandemia Covid che non ha arrestato le attività dell’associazione ma ha permesso di evidenziarne i risvolti e risultati”.