Un ricercatore del Sant’Anna nel gruppo di lavoro Ue per le politiche di sostegno al terzo settore

Luca Gori: “Un’altra tappa per il lavoro del centro di ricerca intitolato a Maria Eletta Martini””
Riconoscimento per Luca Gori, ricercatore in diritto costituzionale dell’istituto Dirpolis (diritto, politica, sviluppo) della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, nominato tra i componenti del comitato scientifico per la promozione dell’economia sociale nei rapporti internazionali, al ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il gruppo di lavoro, composto da docenti universitari, ricercatori e professionisti legati al mondo del not for profit, si occuperà di preparare il dossier italiano da presentare all’Unione Europea per definire le politiche di sostegno al terzo settore e di curare l’attuazione della dichiarazione di Lussemburgo per la valorizzazione dell’economia sociale, in vista della presidenza italiana nel 2022 del Comitato dei seguiti. A seguire, l’obiettivo sarà sviluppare un dialogo ad ampio spettro con gli altri paesi dell’Unione Europea. La riunione di insediamento del comitato scientifico è prevista per il pomeriggio di oggi (28 ottobre) alla presenza del ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando.
“L’attenzione che la Scuola Superiore Sant’Anna dedica a questi temi – commenta Luca Gori – è assai ampia ed è culminata con la costituzione, nel 2019, del centro di ricerca intitolato a Maria Eletta Martini, su iniziativa della stessa Scuola Superiore Sant’Anna, della Fondazione Cassa Risparmio di Lucca e della Fondazione per la coesione sociale. L’intuizione di avviare una ricerca su questi temi si deve a Emanuele Rossi, docente di diritto costituzionale, e all’artefice della legge istitutiva della Scuola superiore Sant’Anna, Francesco Donato Busnelli i quali, già negli anni Novanta, ponevano alcune domande cruciali, delineando sentieri di ricerca che si sono rivelati estremamente ricchi e che animano il dibattito scientifico di oggi”.
“Dopo la riforma del ‘terzo settore’ del 2017 – prosegue Luca Gori – è evidente come uno dei principali nodi problematici sia costituito dal raccordo fra la disciplina nazionale e la dimensione europea. Al di là delle singole questioni tecniche, estremamente complesse sul piano giuridico, c’è una questione di fondo che definirei politico-costituzionale: quale ruolo attribuisce l’Europa al principio di solidarietà, nel quadro della realizzazione degli obiettivi dell’Unione? E tale concezione come si ‘sposa’ con quella ‘forte’ accolta dalla Costituzione italiana? Spesso il rapporto con l’Unione Europa è stato pensato in termini conflittuali, come se principio di solidarietà e tutela della concorrenza per la costruzione del mercato unico fossero sempre destinati a non poter convivere. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) attribuisce una funzione importante alle articolazioni ‘solidali’ della società civile: occorre perciò oggi sviluppare gli strumenti concettuali e operativi per dare corpo a questo capitale di attivismo civico del nostro Paese. È un grande onore poter lavorare su una frontiera così impegnativa”.