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Violenza sulle donne, all’Astra il cortometraggio di Roberta Mucci “Come un uragano senza identità”

22 novembre 2021 | 12:18
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Sarà proiettato giovedì (25 novembre) in prima visione. La regista: “L’obiettivo è sensibilizzare le coscienze e fare rete contro un fenomeno ancora troppo diffuso”

Parlare di amore, amore malato, amore che non è più amore quando si trasforma in possesso, manipolazione e maltrattamento, per sensibilizzare con il potere dell’immagine su una piaga viva della nostra società: la violenza contro le donne. Nasce con quest’obiettivo il cortometraggio Come un uragano senza identità della regista Roberta Mucci ispirato a un fatto accaduto in toscana, che sarà proiettato al cinema Astra alle 17,30 di questo giovedì (25 novembre), in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

A presentarlo stamani a Palazzo Orsetti (lunedì 22 novembre) erano presenti il sindaco Alessandro Tambellini, il commissario capo Fabio Scalisi della questura di Lucca – polizia di stato, Silvia Selmi membro del direttivo dell’associazione Luna e il maggiore Franco Arena, che insieme alla regista Roberta Mucci ha spiegato la genesi dell’opera.

“Questo progetto è nato da un fatto realmente accaduto in Toscana, che mi è stato raccontato dal dottor Franco Arena. Credo molto nel potere dell’audiovisivo, quindi ho deciso di realizzarne un cortometraggio focalizzato sugli aspetti psicologici di chi subisce la violenza, per far riflettere sull’argomento e sensibilizzare le coscienze su un fenomeno ancora troppo presente nella nostra società – spiega la regista Roberta Mucci – Questa pellicola si basa molto sulla capacità della nostra mente di stravolgere la realtà a causa della gelosia, come succede a Marco, il personaggio principale. Gelosia che porta a commettere azioni con conseguenze irreversibili, fra cui l’’omicidio”.

Azioni quotidiane nella nostra cronaca, come sottolinea il sindaco Alessandro Tambellini: “Assistiamo in queste ultime settimane a un impressionante incremento in Italia di femminicidi e violenze sulle donne. Questo dimostra quanto ci sia ancora da fare per sensibilizzare la società, ma soprattutto per offrire strumenti efficaci di difesa a chi subisce una situazione di sopruso o violenza. Questo film – continua il sindaco – è importante perché oltre a diffondere la cultura della denuncia e del rifiuto della violenza, offre un racconto in cui donne in difficoltà si possono riconoscere e immedesimare: mostra loro gli errori da evitare, offre un percorso ideale per superare i piccoli e grandi ostacoli e indica la rete che, attraverso la denuncia alle forze dell’ordine e con il supporto delle persone giuste, può riportare alla serenità e alla libertà”.

Sull’importanza di offrire alla vittima una rete di protezione, si sofferma il commissario capo della questura di Lucca, Fabio Scalisi: “Gli attori che si attivano a favore della persona sono molteplici. Da un lato c’è la società civile, che attraverso le forme artistiche porta a conoscenza del fenomeno, poi il Comune con i servizi sociali e le politiche rivolte alle famiglie, e associazioni come Luna che danno un supporto fondamentale alle donne in difficoltà. Poi noi, le forze dell’ordine, che interveniamo quotidianamente nelle liti in famiglia. Se ne sente parlare poco – continua il commissario capo – perché l’esposizione mediatica può solo aggravare la posizione di queste mogli, madri e compagne, che spesso si trovano davanti a un bivio: sono consapevoli che nel momento in cui denunciano la loro vita cambia, e hanno spesso paura di andare incontro all’ignoto. In questo senso, gli interventi della volante in prima istanza, di persone specializzate della polizia e dei volontari della Luna, mostrano loro che c’è un futuro possibile, diverso e non violento. Per questo è importante fare rete”.

“La rete è fondamentale per aiutare la persona da un punto di vista psicologico – si associa Silvia Selmi, membro del direttivo del centro antiviolenza Luna – Solo così la vittima riesce ad andare avanti e risollevarsi. Questo cortometraggio si muove proprio in tale direzione: le immagini creano una memoria emotiva ed esperienziale forte nelle donne, che s’immedesimano nei fatti, si avvicinano al tema e riconoscendo sullo schermo i segnali di violenza, ne acquisiscono coscienza e possono arrivare a chiedere aiuto”.

Sollecitare le coscienze, educare, contribuire a modificare idee e comportamenti e incoraggiare le donne a denunciare. Con questo scopo nasce Come un uragano senza identità della regia di Roberta Mucci, sceneggiatura di Roberta Mucci e laria Parlanti e musiche di Renato Droghetti e Roberta Mucci. Il cortometraggio scritto dalla regista insieme al maggiore Franco Arena e ispirato a una storia accaduta in Toscana, è stato realizzato con il patrocinio dei Comuni di Lucca e Borgo a Buggiano, set dell’opera.

Il film sarà proiettato questo giovedì (25 novembre) al cinema Astra di Lucca, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Insieme alla regista, saranno presenti sul palco gli interpreti Federico Mariotti, Ilaria parlanti, Giada Benedetti, Benedetta Gori, Ivo Romagnoli, Niccolò Natali, Annamaria Malipiero e Sergio Forconi, che per i 50 anni di carriera riceverà una targa dal sindaco.

La partecipazione è su invito.

Come un uragano senza identità presentazione Palazzo Orsetti