No Trap, all’Ite Carrara il progetto sul cyberbullismo

4 febbraio 2022 | 11:44
Share0
No Trap, all’Ite Carrara il progetto sul cyberbullismo
No Trap, all’Ite Carrara il progetto sul cyberbullismo
No Trap, all’Ite Carrara il progetto sul cyberbullismo
No Trap, all’Ite Carrara il progetto sul cyberbullismo

L’iniziativa portata avanti dal dipartimento di scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze nelle scuole

Noncadiamointrappola. È questo il significato di No Trap, il progetto portato avanti dal dipartimento di scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze nelle scuole medie e superiori per sensibilizzare l’opinione pubblica, e non solo quella giovanile, al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo affinché a entrambi venga posto un argine efficace.

Anche l’Ite F. Carrara ha aderito all’iniziativa con due classi, la 2A e la 2C, che, martedì (25 gennaio), guidate dalla psicologa e ricercatrice universitaria Ludovica Di Paola, hanno affrontato la prima fase delle attività previste: una presentazione articolata del tema in oggetto, la compilazione di un questionario utile ai ricercatori per comprendere l’entità, le caratteristiche del bullismo e del suo modo di manifestarsi tra gli studenti che frequentano il primo biennio della scuola media superiore, e la selezione, infine, su base volontaria, di quattro alunni per classe desiderosi di essere formati al ruolo di peer educator.

La formazione, sulla quale è centrata la seconda parte del progetto e che riguarda, oltre agli alunni selezionati, anche i docenti, fa perno su temi di grande interesse quali la socialità, le relazioni umane, l’empatia e sulle tecniche dell’ascolto attivo. In questa fase, i futuri peer educators saranno chiamati a cimentarsi in attività laboratoriali che consentano loro di replicare con i compagni quanto appreso sui e nei processi comunicativi. Da qui i giochi di ruolo proposti ai corsisti per potersi immedesimare e identificare, di volta in volta, nel bullo, nella vittima, nel gregario, nello spettatore, ma anche l’analisi di casi sottoposti alla loro attenzione per imparare a cogliere e decodificare emozioni come la rabbia, la tristezza, la vergogna e l’umiliazione. Entro febbraio-marzo verrà riservato un approfondimento al tema del bullismo agito su base etnica. Parteciperanno allo studio del fenomeno tutte le classi prime del Carrara e del Nottolini.