No Trap, all’Ite Carrara il progetto sul cyberbullismo




L’iniziativa portata avanti dal dipartimento di scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze nelle scuole
Noncadiamointrappola. È questo il significato di No Trap, il progetto portato avanti dal dipartimento di scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze nelle scuole medie e superiori per sensibilizzare l’opinione pubblica, e non solo quella giovanile, al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo affinché a entrambi venga posto un argine efficace.
Anche l’Ite F. Carrara ha aderito all’iniziativa con due classi, la 2A e la 2C, che, martedì (25 gennaio), guidate dalla psicologa e ricercatrice universitaria Ludovica Di Paola, hanno affrontato la prima fase delle attività previste: una presentazione articolata del tema in oggetto, la compilazione di un questionario utile ai ricercatori per comprendere l’entità, le caratteristiche del bullismo e del suo modo di manifestarsi tra gli studenti che frequentano il primo biennio della scuola media superiore, e la selezione, infine, su base volontaria, di quattro alunni per classe desiderosi di essere formati al ruolo di peer educator.
La formazione, sulla quale è centrata la seconda parte del progetto e che riguarda, oltre agli alunni selezionati, anche i docenti, fa perno su temi di grande interesse quali la socialità, le relazioni umane, l’empatia e sulle tecniche dell’ascolto attivo. In questa fase, i futuri peer educators saranno chiamati a cimentarsi in attività laboratoriali che consentano loro di replicare con i compagni quanto appreso sui e nei processi comunicativi. Da qui i giochi di ruolo proposti ai corsisti per potersi immedesimare e identificare, di volta in volta, nel bullo, nella vittima, nel gregario, nello spettatore, ma anche l’analisi di casi sottoposti alla loro attenzione per imparare a cogliere e decodificare emozioni come la rabbia, la tristezza, la vergogna e l’umiliazione. Entro febbraio-marzo verrà riservato un approfondimento al tema del bullismo agito su base etnica. Parteciperanno allo studio del fenomeno tutte le classi prime del Carrara e del Nottolini.