Ucraina, alla Croce Verde un ambulatorio medico gratuito per i rifugiati

12 aprile 2022 | 15:12
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Il centro è allestito nella sede dell’associazione in viale Castracani e sarà gestito da volontari dell’Usl Toscana Nord Ovest

Dopo  l’invio di un’ambulanza attrezzata nelle zone di guerra, la raccolta e la spedizione di materiale di prima necessità, la Croce Verde di Lucca non si ferma e apre anche un ambulatorio medico gratuito per i rifugiati. Un’altra bella pagina di solidarietà nei confronti del popolo ucraino quella che è stata presentata questa mattina (12 aprile) nella sede dell’associazione alla presenza del presidente Daniele Massimo Borella, del direttore di medicina di comunità dell’Usl Toscana Nord Ovest Marco Farnè, delle assessore del Comune di Lucca Cristina Petretti e Valeria Giglioli e di alcuni dei medici dell’Usl che hanno reso possibile questa bellissima iniziativa.

Iniziativa che arriva, come detto, dopo tanto altro lavoro: l’ultimo dei quattro tir partiti verso il confine con l’Ucraina è partito con i beni di prima necessità proprio lo scorso 7 aprile e, dopo le festività di Pasqua, l’associazione ha promesso di farne partire anche un quinto. E adesso lo step finale di un lavoro pieno di energia ma anche di coraggio: un ambulatorio allestito nella sede dell’associazione che, tre giorni alla settimana, darà supporto ai rifugiati che arriveranno nella nostra città.

Un servizio che sembra semplice, ma che in realtà non lo è affatto: nell’ambulatorio, che sarà gestito mattina e pomeriggio da medici volontari dell’Usl, oltre a visitare le persone si effettueranno anche tamponi covid e screening vari. L’obiettivo è quello di creare una scheda completa sulla salute e quindi di “tracciare” le persone che arriveranno dalle zone colpite dalla guerra. In questo modo, la Croce Verde ma anche la stessa Usl, sarà in grado di capire e di aiutare in modo più veloce e accurato queste persone. Nell’ambulatorio sarà presente anche un interprete.

“Veniamo da anni complessi – ha detto il presidente Borella – dove i medici e tutto il personale sanitario, anche volontario, hanno potuto dimostrare a tutti l’importanza della relazione e della loro professionalità. Non sono un medico ma ho avuto la grande fortuna di vivere vicino a medici dai quali ho potuto imparare molto. La cosa più bella che ho imparato, non certo perché me lo hanno detto loro, è che questo non è un mestiere, ma una vocazione. Ci tengo particolarmente a sottolineare che questa attività presentata oggi è stata ideata, promossa e verrà portata avanti dai medici”.

I medici protagonisti di questa bella avventura sono, oltre a Marco Farnè, Lorenzo Mencacci, Guglielmo Menchetti, Alessandro Romboli, Antonia Tucci, Cristina Barbieri, Mauro Saccocci ed infine Michele Carmassi, direttore sanitario della Croce Verde.

L’ambulatorio sarà aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9,30 alle 11,30 e dalle 17 alle 19 nella sede della Croce Verde in viale Castruccio Castracani.

“In un momento come questo dove si esce da due anni di mancanza di relazioni e di solitudine – ha commentato il dottor Romboli – ci è piovuto addosso anche il problema delle guerra. Un’altra situazione disastrosa anche si è andata ad aggiungere alla pandemia, e queste persone di portano dietro tante problematiche, sanitarie ma anche sociali, di natura psicologica e profondamente personale. Serviva un punto di riferimento, un luogo dove queste persone, rimaste ormai senza nulla, possano trovare sempre una porta aperta, una mano tesa che indica la strada. Sarà un punto di riferimento importante anche per l’Usl, perché il sistema sanitario e di tracciamento per queste persone è abbastanza complesso. Quando queste persone arriveranno qua non sapremo se sono positive o no al covid, non sapremo nemmeno se sono vaccinate o se hanno altri tipi di patologie più o meno importanti”.

“I medici che daranno il via a questa iniziativa sono davvero molto validi – ha commentato l’assessora Giglioli – Questo progetto, visto che alcuni di loro li conosco molto bene, per me è ancora di più speciale. Lo spirito che contraddistingue questa iniziativa colpisce molto e troviamo una traccia importante della nostra bella comunità che non lascia mai le persone indietro”. “La Croce verde è stata sempre sul pezzo per rispondere alle problematiche sociali – ha concluso l’assessora Petretti – questa iniziativa sarà sicuramente preziosa in questo periodo di grande ‘sbandamento’, un modello che spero prosegua e che venga ulteriormente incrementato, magari con un supporto di profilo psicologico”.

Oltre al supporto psicologico, tra le idee anche la ricerca di un pediatra: un appello che condividiamo volentieri per cercare di aiutare e di sfruttare al meglio questo prezioso servizio che avrà il via già da domani.

Ricordiamo che la raccolta e l’invio del materiale di prima necessità è stato reso possibile grazie alla collaborazione con Auser Lucca, Colors for Peace e Rfk Human Rights Italia. In particolare, sono stati caricati 4 tir per un totale di 133 pallet e 874 sacchi e scatole, contenenti cibo, vestiario, prodotti per l’igiene, carta, coperte, giocattoli. Dal 14 marzo, sono stati eseguiti anche 92 tamponi antigenici su persone provenienti dall’Ucraina.