Sanità, i comitati: “Anziani non curati né dal pronto soccorso né dalla politica”

4 maggio 2022 | 18:19
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Sanità, i comitati: “Anziani non curati né dal pronto soccorso né dalla politica”

La denuncia: “C’è bisogno di posti letto, di reparti di riabilitazione, di personale medico: i lucchesi stanno invecchiando”

“Al pronto soccorso le persone, spesso anziane, vengono rimbalzate senza un’effettiva presa in carico del paziente”. Così i comitati sanità tornano a parlare delle problematiche locali, chiedendo l’attenzione di una politica impegnata nella campagna elettorale.

“A Lucca la gente sta invecchiando – dicono dai comitati -. Sono anni che, anche in consiglio comunale, denunciamo la persistente  mancanza di un’adeguata programmazione di spazi e risorse nella sanità. Numerose sono le segnalazioni che arrivano a noi da parte di persone anziane che vanno e vengono dal pronto soccorso, senza un’effettiva presa in carico. L’avevamo chiamato il fenomeno delle ‘porte girevoli’. Abbiamo la testimonianza di una paziente che, in era covid, è stata rimandata a casa per tre volte. Purtroppo è deceduta. E di un’altra paziente che, dopo essere stata rimbalzata tra San Luca e  Santa Zita, alla fine non ce l’ha fatta. Da anni sosteniamo che l’intensità di cura mal si adatta a patologie e traumi dell’età anziana e che la situazione si è ulteriormente aggravata dopo l’arrivo del covid,  con tutte le patologie e i disturbi che che spesso ne conseguono”.

“Per non parlare delle lunghe permanenze al pronto soccorso, senza poter neppure avere il sollievo di familiari vicini. Anziani che  raccontano di ore e ore sistemati nei corridoi, senza neppure un bicchier d’acqua e con difficoltà per poter soddisfare i bisogni fisiologici – conclude il comitato -. C’è bisogno di posti letto, di reparti di riabilitazione, di personale medico che è sempre più carente. Siamo in tempi di elezioni. I candidati si danno un gran da fare a presenziare a cene e inaugurazioni. Noi ci chiediamo intanto se abbiano cognizione dei veri problemi delle persone. Come pensano di prendersene cura?”.