Progetto Scipione a Villa Sardini: inclusione e turismo etico per giovani adulti con neurodiversità

21 agosto 2022 | 17:58
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Progetto Scipione a Villa Sardini: inclusione e turismo etico per giovani adulti con neurodiversità

Il racconto dell’iniziativa dalla presidente dell’associazione Francesca Bogazzi

Inclusione sociale innovativa, intelligente e sostenibile: c’è una realtà lucchese che ne ha fatto il suo cavallo di battaglia, e costruisce percorsi capaci di favorire l’autonomia di giovani adulti con neurodiversità. L’associazione Progetto Scipione nata all’interno della società agricola Villa Sardini, coniugando inclusione, autismo e turismo etico lavora su “un progetto di vita sostenibile a medio lungo termine per giovani adulti nello spettro autistico, che hanno finito o stanno per finire il percorso scolastico”. A raccontarcelo è Francesca Bogazzi, dal 2019 presidente dell’associazione.

Quando nasce il Progetto Scipione?
“Il progetto Scipione nasce a fine 2016 a Villa Sardini, società agricola di Pieve santo Stefano e parte con un’utenza di adulti con patologie psichiatriche. Queste persone, che partecipavano da anni ad alcune operazioni della nostra azienda agricola, vennero via via coinvolte anche in altre attività più ludiche come canto e ballo, e più, naturalmente, inclusive. Decidemmo poi di focalizzarci sull’autismo e di mettere su un gruppo più piccolo (8 – 10 persone) e più omogeneo in età e aspirazioni. Nel settembre 2019, con un gruppo di genitori, abbiamo fondato l’associazione Progetto Scipione, di cui fanno parte genitori e familiari di questi giovani e loro amici. Ci occupiamo di raccogliere fondi, selezionare e formare educatori e animatori, organizzare le diverse attività del progetto, lavorare sugli obiettivi personalizzati stabiliti con la psicologa insieme alle famiglie per ciascun utente, comunicare una via innovativa di inclusione in ambiente ordinario.

Qual è l’obiettivo del Progetto Scipione?
L’obiettivo è costruire un progetto di vita sostenibile a medio lungo termine per giovani adulti nello spettro autistico che hanno finito o stanno per finire il percorso di inclusione scolastica (di qui autismo over 18). La preoccupazione per il dopo di noi è stata di sicuro il motore primo del nostro progetto, che si propone di costruire per i nostri figli un futuro che unisca qualità della vita, miglioramento nelle autonomie e un’inclusione viva e reale nella società. Il cerchio benessere – autonomie – inclusione costituisce al tempo stesso la base di lavoro quotidiana e il fine ultimo del progetto.

Infatti, l’autismo è una neurodiversità, le cui caratteristiche possono causare gravi problemi comportamentali, che si acuiscono purtroppo molto spesso nell’età adulta. Quasi sempre si risponde a tali problemi con il trattamento farmacologico. Il benessere che vogliamo costruire per questi ragazzi mira a costruire un ‘biologico a 360 gradi’ che possa evitare o diminuire drasticamente il ricorso alla chimica.

Perché il nome ‘Scipione’?
A Villa Sardini, siamo soliti raccontare ai turisti in visita i 500 anni di storia della tenuta e facciamo partire questa storia proprio da Scipione Sardini, autore di gesta straordinarie nella Francia di Caterina De’ Medici. Una storia che termina con il racconto del progetto e dei sogni che ancora coltiviamo per il futuro del progetto stesso. Il Progetto Scipione rappresenta quindi il compimento simbolico di 500 anni di una storia appassionante, caratterizzata dall’incessante ricerca del miglioramento e dalla ‘coltivazione’ di grandi sogni costante nel tempo.

Le prime attività del progetto Scipione sono state proprio attività di ‘turismo inclusivo’: laboratori di canti italiani e di balli popolari, che trasmettono nello stesso tempo un pezzo della nostra storia e insegnano la condivisione con persone che ‘funzionano’ in modo diverso. Un turismo di conoscenza ed esperienziale, che lascia un messaggio profondo e un ricordo forte a chi l’ha vissuto.

Che attività state portando avanti attualmente?
La priorità è costruire un diurno (40 ore settimanali) per un gruppo di una decina di utenti con autismo a basso funzionamento e/o ritardo cognitivo. Per la massimizzazione degli stimoli, le attività proposte sono molto variate e seguono il ritmo delle stagioni: dal coinvolgimento nelle varie attività dell’azienda agricola Villa Sardini (dalle operazioni in vigna fino alla consegna dei vini) alle attività sportive, artistiche e culinarie. Il tutto, appena il meteo lo consente, viene svolto all’aria aperta in tutte le stagioni. Stiamo passando attualmente da tre giornate lunghe (8 ore al giorno) a cinque e siamo quindi molto impegnati in questo passaggio. Speriamo che il nostro possa essere un progetto pilota e che faccia nascere altri percorsi di inclusione in ambiente ordinario per gli adulti non autosufficienti.

Abbiamo alcune idee, che sottoporremo a breve all’amministrazione comunale, per utilizzare in altri siti il turismo culturale come veicolo per un’inclusione sostenibile. Inoltre stiamo cercando di far crescere un gruppo di genitori con figli più giovani, che possano organizzarsi per tempo e sviluppare un progetto analogo al nostro quando i ragazzi avranno finito la scuola.

Il Progetto Scipione percorre la strada di un’inclusione intelligente
Sì, soprattutto una strada innovativa e, a nostro parere, più sostenibile rispetto ai progetti classici di inclusione lavorativa: i progetti che riescono a realizzare un miglioramento nel benessere e nelle autonomie degli utenti sono in effetti quelli che, nel tempo, diminuiscono i costi di presa in carico. Inoltre, lavorando in ambienti inclusivi, permettono di risparmiare sul costo di gestione della struttura, spesso elevato in caso di “strutture protette”, e di utilizzare tutti i fondi disponibili sul capitale umano (operatori, educatori) che, chiaramente, risulta il migliore investimento per ottenere dei risultati.

A chi è aperto il Progetto Scipione?
Il progetto è aperto ai ragazzi over 18 previo periodo di inserimento e piena condivisione del progetto stesso da parte delle famiglie. In questo momento e con le risorse attuali, non siamo in grado di accogliere nuovi utenti nel gruppo già avviato. Lavoriamo tuttavia ai progetti indicati sopra perché nel futuro altri utenti possano beneficiare di percorsi simili.

Tuttavia, si possono fare delle erogazioni liberali sul conto dell’associazione, partecipare a eventi di raccolta fondi o donare un po’ del proprio tempo mettendosi a disposizione come volontario. Inoltre si possono scegliere i nostri vini per sostenere l’azienda che ospita il progetto, Villa Sardini, e per diffondere questa idea innovativa di inclusione.

L’associazione Progetto Scipione è anche su Facebook.

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