Anche il Coordinamento 6 luglio aderisce allo sciopero per il clima

20 settembre 2022 | 09:04
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Anche il Coordinamento 6 luglio aderisce allo sciopero per il clima

Genitori, insegnanti e studenti insieme in piazza: “È tempo di ridare alla scuola il ruolo sociale di supportare l’innovazione e le sfide del futuro”

Il Coordinamento 6 luglio 2022, composto da rappresentanti dei genitori in vari consigli d’istituto, Rsu Cobas e di altri sindacati, Unione degli studenti e docenti, Ata e genitori di varie scuole della provincia di Lucca aderisce allo sciopero globale per il prima di Fridays for Future che si terrà a Lucca venerdì (23 settembre) con ritrovo alle 9 a piazzale Verdi.

La partecipazione all’evento assume per noi un significato particolare – dicono dal coordinamento – perché avviene a valle di una lunga estate caratterizzata da siccità, caldo torrido, eventi estremi (l’ultimo dei quali ha colpito le popolazioni marchigiane), che rappresentano la conseguenza piena del cambiamento climatico dovuto ad attività antropiche. A questo campanello di allarme si unisce la pesante crisi energetica che sta attraversando tutta l’Europa, che potrebbe condizionare gli obiettivi e le azioni mosse per la decarbonizzazione e che mostra già pesanti ripercussioni sociali su famiglie ed imprese.”

I temi sono a noi cari anche perché la sfida della sostenibilità si collega a importanti questioni sociali – dice il coordinamento – L’esigenza sempre più urgente di affrontare le tematiche del rispetto ambientale per la tutela della disponibilità di risorse anche per le future generazioni pone, infatti, alcune necessità impellenti: costruire una futura generazione di persone consapevoli, indipendenti e sensibili che, attraverso l’applicazione di un pensiero analitico e critico, comprendano l’urgenza dei temi senza inutili strumentalizzazioni volte spesso alla banalizzazione degli stessi ed in alcuni casi al catastrofismo; coltivare e stimolare, nell’ambito della futura generazione, i talenti che, attraverso la competenza e conoscenza scientifica, siano in grado di proporre soluzioni alternative nella tutela dei diritti fondamentali del futuro del genere umano; formare, nell’ambito della futura generazione, cittadini consapevoli in grado di fare delle scelte, non sempre semplici e popolari, ma in grado di raggiungere dei risultati concreti non necessariamente nel breve periodo, ma anche (e soprattutto) per i figli dei nostri figli. Siamo stufi di ascoltare, come uniche soluzioni proposte volte al superamento delle potenziali criticità di disponibilità e costo dei vettori energetici per questo inverno per la scuola la Dad il sabato e verificare, con forte delusione, che nessuno per ora si fa portavoce della necessità di pianificare degli investimenti per l’autoproduzione dell’energia da fonte rinnovabile per i plessi scolastici e/o di piani di formazione e sensibilizzazione degli studenti verso un razionale uso delle risorse al fine di evitare sprechi per amore del futuro”.

“È chiaro che l’investimento verso il percorso educativo, culturale e di sviluppo della coscienza sociale delle attuali generazioni – conclude la nota – deve esse tutelato e potenziato. È altrettanto chiaro che l’uso errato e/o la carenza di risorse destinate alla scuola ha portato, all’avvio dell’anno scolastico 2022-2023, ad assistere a paradossi gravi e deludenti che mettono a duro rischio la capacità della nostra società di costruire le giuste coscienze e conoscenze (classi-pollaio, accorpamento di classi intermedie e finali, riduzione del numero di classi rispetto alle richieste dei dirigenti scolastici, studenti con disabilità in classi numerose spesso oltre i limiti previsti dalla normativa sull’inclusione…). Il Coordinamento 6 Luglio, nel sostenere i temi della giornata Fridays for Future – Sciopero per il clima, ritiene improcrastinabile il ricorso alle energie rinnovabili e, in generale, delle misure tipiche dell’economia circolare, che devono essere, però, strettamente correlate ai diritti sociali e, in particolare, al diritto all’istruzione che punti alla formazione di cittadini consapevoli sul piano sia climatico-ambientale che sociale. È tempo di ridare alla scuola il ruolo sociale di supportare l’innovazione e le sfide del futuro attraverso la cultura e lo sviluppo del pensiero libero e critico”.