Lucca si colora di lilla per la giornata mondiale dei disturbi del comportamento alimentare
Dalla scultura sotto il loggiato di Palazzo Pretorio fino agli incontri nelle scuole: ecco tutte le iniziative per sensibilizzare i giovani e le loro famiglie
Fare rete per sensibilizzare la città in occasione della giornata mondiale dei disturbi del comportamento alimentare illuminando di lilla (il colore scelto per questa ricorrenza) un monumento della città (Porta Elisa o la Cavallerizza), ma anche sostenendo due iniziative che vedranno la produzione di un documentario a tema, a cura di un gruppo di studenti dell’Accademia Cinema Toscana, e la realizzazione di una passeggiata sulle Mura, a cura dell’associazione di volontariato Acca Lucca odv. Sono queste, in estrema sintesi, le azioni che l’amministrazione comunale di Lucca metterà in campo in vista del 15 marzo e rivolte soprattutto ai giovani.
I dati devono far riflettere: secondo l’Oms i disturbi del comportamento alimentare (Dca), l’anoressia e la bulimia nervosa in particolare, rappresentano una delle più frequenti malattie fra i giovani dei paesi occidentali. Si tratta di patologie che insorgono soprattutto in un’età compresa tra 15 e 19 anni e che danneggiano la salute fisica e il funzionamento psicologico di chi ne soffre, che spesso si isola dagli altri per l’incapacità di affrontare il problema. L’informazione quindi, e la consapevolezza diffusa, rappresentano strumenti fondamentali per cambiare, o comunque per rendere consapevoli di certi modelli di riferimento che contribuiscono a sostenere un’immagine del proprio corpo che è sostanzialmente irraggiungibile.
I disturbi alimentari sono malattie che colpiscono corpo e mente e come tali vanno considerate: per affrontarle è fondamentale normalizzarle e con il malato è utile mettersi in una posizione di accoglienza, senza giudizio. Ascoltare senza giudicare. Il disturbo alimentare, come ricordano gli esperti, è solo un sintomo, la punta dell’iceberg che si può vedere: sotto c’è altro e non si deve avere paura a chiedere aiuto. Per questo è fondamentale la prevenzione e fare rete sul territorio.
Il programma delle iniziative è stato presentato questa mattina (1 marzo) dagli assessori Mia Pisano e Giovanni Minniti, da Irene Spizzica, Maris Muzzarelli, Aurora Verducci, Alessandro Rizzello dell’Accademia Cinema Toscana, dalla dottoressa Valentina Aletti, presidente dell’associazione Acca Lucca odv e dalla nutrizionista Krizia Casini.

“Riteniamo lodevole l’impegno profuso – spiegano gli assessori alla cultura Mia Pisano e al volontariato Giovanni Minniti – per cercare di rendere più consapevoli i giovani, e la società nel suo complesso, riguardo ai disturbi dell’alimentazione, che spesso purtroppo anche le famiglie stesse non sono in grado di riconoscere, perché si presentano in modo molto subdolo. Come amministrazione comunale vogliamo essere vicini a chi soffre e vogliamo contribuire ad aumentare la conoscenza fra tutti i cittadini, anche attraverso forme e linguaggi legati all’arte. Siamo dunque lieti di poter contribuire alla realizzazione del documentario che vedrà un’installazione sotto palazzo Pretorio e alla passeggiata sulle mura urbane, e invitiamo tutti i cittadini a partecipare”.
Un mix di iniziative tra cultura e sociale per far riflettere Lucca su questo importante tema: sotto il loggiato di Palazzo Pretorio in piazza San Michele, infatti, verrà collocata una speciale scultura (alta 95 centimetri e lunga 1,30 metri), realizzata da Amelia Dellepiane, ovvero un corpo androgino realizzata con tessuti di scarto che piano piano verrà ‘distrutto’ dal pubblico fino ad arrivare a mostrare il suo interno, uno scheletro malato. L’interazione con le persone ha due obiettivi: il pubblico come vittima che prova empatia con il corpo e vuole perdonarlo per averlo trattato male; il pubblico come giudice che, come con un semplice commento può ferire una persona, così togliere una parte dell’installazione distrugge la statua. Il vero corpo della statua è realizzato con rete metallica che il pubblico non potrà toccare, a rappresentare la malattia che incatena, stringe, annienta e avvelena l’anima di chi ne soffre. La scultura verrà poi trasferita all’Agorà e sarà da monito per i giovani.
Il programma
Il documentario. Si chiama Parlami di teed è stato ideato da Aurora Verducci e Maris Muzzarelli, studentesse del corso di regia-sceneggiatura all’Accademia Cinema Toscana, seguito dalla studentessa di produzione Irene Spizzica. Dalla medesima Accademia partecipano Alessandro Rizzello e Ottavia Vitali per la fotografia, Matteo Congedo e Sebastiano Bedini al montaggio. Sotto il loggiato di Palazzo Pretorio sarà collocata nei giorni 4 e 5 marzo dalle 10 alle 17 una scultura, realizzata da Amelia Dellepiane, che rappresenta un busto androgino canonicamente sano e che è stata realizzata anche con tessuti di scarto. Davanti a quest’ultima, ci sarà un cartello che spingerà le persone ad avvicinarsi e ad interagire con l’installazione, distruggendola a poco a poco. Parallelamente persone che hanno sofferto di disturbi del comportamento alimentare si racconteranno alla camera, condividendo le loro storie ed accompagnando le azioni degli sconosciuti.
La narrazione alternata continuerà in un climax crescente fino alla distruzione totale del busto, rivelando al suo interno uno scheletro malato. L’intento dei giovani artisti è quella di mostrare la malattia, non solo chi ne soffre. L’installazione artistica mostra infatti che dentro ognuno di noi c’è una parte sola, spaventata, che sta affrontando un problema ma nessuno la vede. Per filmare le interazioni con la scultura ovviamente verranno richieste le liberatorie, ma in montaggio i volti saranno oscurati per coerenza narrativa: l’idea infatti è quella di dare importanza alla persona, come concetto universale, che interagisce e non la sua identità. La statua, dopo essere stata ‘distrutta’ fino allo scheletro in metallo, sarà esposta nelle due giornate che ricordano i disturbi dell’alimentazione, il 15 marzo e il 2 giugno.
La camminata lilla. L’associazione Acca Lucca odv, in collaborazione con il Trofeo Podistico Lucchese organizza il 12 marzo una marcia di sensibilizzazione che partirà davanti al Caffè delle Mura e percorrerà il tracciato delle mura. Tutti potranno partecipare, il percorso è infatti facile e non servono quindi particolari abilità. L’iscrizione si fa sul posto: la partenza è alle 7,30 e l’arrivo alle 9,30. Il costo è di 3,50 euro per i non tesserati al Trofeo Podistico Lucchese e 3 euro per i tesserati: parte del ricavato sarà utilizzato per finanziare progetti nelle scuole o come aiuto per i pazienti che ne hanno bisogno.
La scuola si colora di lilla. Sempre a cura dell’associazione Acca Lucca odv, il 15 marzo sono in programma incontri informativi nelle scuole del liceo scientifico Antonio Vallisneri e delle scuole medie Leonardo Da Vinci.
Un monumento color lilla. Dal 12 fino al 15 marzo un monumento sarà illuminato di colore lilla, a cura dell’amministrazione comunale. Sarà illuminato di lilla un monumento, scelto fra Porta Elisa e la Cavallerizza, ma ancora è in via di definizione quale dei due.