Vestito da pompiere chiede ai vigili del fuoco una foto: il gesto ‘virale’ di un ragazzo con la sindrome di Down

10 maggio 2023 | 12:39
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Vestito da pompiere chiede ai vigili del fuoco una foto: il gesto ‘virale’ di un ragazzo con la sindrome di Down

Lo scatto è infatti arrivato ai volontari della protezione civile emiliana che sono stati invitati a visitare la sede centrale del comando lucchese

Tutto è nato per caso, tra la magia di una richiesta tanto semplice quanto spontanea e la volontà di farla diventare una cosa più grande.

Durante il servizio di vigilanza in occasione del carnevale di Viareggio, tra i carri e i costumi, mentre 2 componenti del comando dei vigili del fuoco di Lucca stavano svolgendo il sopralluogo di routine, un ragazzo con la sindrome di Down travestito da pompiere si è avvicinato e ha chiesto loro di poter fare una foto tutti assieme. Con molto piacere i colleghi hanno accettato senza immaginare cosa di lì a poco tempo questo gesto avrebbe innescato. Infatti lo scatto è arrivato ai volontari della protezione civile di Reggiolo che a loro volta, tramite il loro presidente, hanno voluto ringraziare formalmente i vigili del fuoco di Lucca coinvolti per questo gesto così semplice ma che per il ragazzo ha significato tanto.

Ma da cosa nasce cosa ed è stato così che la funzionaria del comando ha pensato di invitarli a visitare la loro caserma, approfittando di una gita fuori porta da loro già organizzata. Arrivati con un autobus dal paese di Reggiolo, i partecipanti alla gita erano molti: dall’associazione della protezione civile Volontari per Reggiolo alla Confraternita per la zucca fino alla Pro loco Reggiolo e hanno portato in omaggio una forma di Parmigiano, mentre il comando dei vigili del fuoco e l’Associazione dei vigili del fuoco sezione di Lucca li hanno accolti con un banchetto allestito all’interno della sede centrale. Presente a questo inusuale evento anche il presidente dell’associazione nazionale dei vigili del fuoco di Reggio Emilia, Otello Pedroni.

L’incontro ha portato ad avvicinare maggiormente e in una nuova forma il mondo dell’associazionismo con quello istituzionale del soccorso, per conoscersi reciprocamente ancor di più e gettare un nuovo ponte verso un più ampio concetto di inclusività.

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