Cartella clinica elettronica unica per Asl e Aziende ospedaliere

17 maggio 2023 | 18:28
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Cartella clinica elettronica unica per Asl e Aziende ospedaliere

Un solo software al posto dei quattro attuali, processo completato ad aprile 2025

Un solo software al posto degli attuali quattro e la cartella clinica elettronica diventa unica e identica per tutte le Asl e Aziende ospedaliere toscane. Una scelta strategica, un investimento da sei milioni grazie ai fondi del Pnrr. Entrerà in funzione progressivamente nei ventisei ospedali della Toscana, con la conclusione del processo per la fine del 2025.

Il software scelto per la gestione futura è quello oggi già utilizzato e diffuso nell’Asl Toscana Nord-Ovest, dalla Fondazione Monasterio di Pisa e all’ospedale Meyer di Firenze. Si tratta di uno strumento digitale sviluppato direttamente e internamente dagli informatici della Fondazione Monasterio, in formato open source e già certificato.

“Un passo avanti nella giusta direzione – commenta l’assessore alla salute Simone Bezzini – l’innovazione e l’ottimizzazione del sistema sono obiettivi strategici della Regione che si realizzano sempre di più grazie alla trasformazione digitale. La cartella clinica elettronica permetterà di uniformare e armonizzare gli strumenti a livello regionale. Anche in questo caso la tecnologia viene in supporto ai professionisti consentendo loro di lavorare meglio, ma anche alla cittadinanza migliorando la presa in carico del paziente grazie alla sincronizzazione dei dati ed all’alimentazione nativa del proprio fascicolo sanitario elettronico”.

Per la realizzazione della cartella clinica unica è stato dato mandato ad Estar e Fondazione Monasterio, che seguiranno la realizzazione e gli sviluppi del progetto attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro che coinvolgano più professionisti di tutte le aziende del sistema sanitario toscano. La Fondazione Monasterio è inoltre al lavoro su un’ulteriore certificazione della cartella, come dispositivo medico, che entrerà in vigore nei prossimi anni, consentendone l’utilizzo anche in ambiti più critici, come la terapia intensiva.