Patti di collaborazione, 20 attivi a Lucca: le realtà chiedono un incontro con il Comune

Gli organizzatori in occasione del ‘Rapporto Labsus 2022’: “L’obiettivo è creare un tavolo per poter collaborare a nuovi sviluppi futuri”
“Sono dalle 15 alle 20mila le presenze alle iniziative realizzate dai circa 20 patti di collaborazione esistenti a Lucca che coinvolgono scuole, associazioni, cittadini singoli e anche la diocesi”.
È quanto emerso nel convegno del 23 maggio che si è tenuto a Lucca, nella sala convegni di via San Micheletto, in occasione della presentazione del Rapporto Labsus 2022 dedicato al tema delle Scuole da beni pubblici a beni comuni (clicca qui). All’iniziativa, che si è svolta col patrocinio della Regione Toscana e del Centro di ricerche Maria Eletta Martini, hanno portato i loro saluti iniziali, in rappresentanza del Comune di Lucca, gli assessori Giovanni Minniti e Simona Testaferrata, la dirigente scolastica Donatella Buonriposi e la dottoressa Puliti, presidente della Fondazione Coesione sociale. Il vescovo in particolare ha richiamato nel suo saluto l’insegnamento di Don Milani di cui ricorre in questi giorni il centenario della nascita e di Papa Francesco evidenziando lo stretto rapporto necessario tra scuola e comunità e la necessità talora di rafforzarlo anche con specifici patti di collaborazione.
“Al centro il Bucaneve nell’Oltreserchio, sull’Ozzeri a Pontetetto, al Piaggione o alla scuolina Raggi di sole, come anche all’Istituto superiore S. Pertini (ove è stato firmato un patto di corresponsabilità con i genitori) e in tanti altri luoghi, quotidianamente sono offerte iniziative gratuite: vanno dagli incontri per presentazione di libri, attività di dopo scuola, sala studio per studenti, ludoteca, corsi di lingue, di yoga, ginnastica, feste, gite, escursioni, sono curati e ripuliti spazi verdi, argini del fiume Serchio o canali, promosse numerose iniziative di cura dell’ambiente – dicono gli organizzatori -. Queste esperienze sono un vero ‘tesoretto’ civico, anche perché creano benessere per le comunità tutte: producono ‘beni relazionali’, momenti di socializzazione e di inclusione sociale, di cura delle comunità locali e di quella cultura ed identità dei luoghi che costituisce anche l’humus su cui si sono sviluppate le esperienze dei “distretti”, compresi quelli di economia civile”.
“Ma tutta questa ricchezza, questo ‘tesoretto’ civico di rapporti di collaborazione tra istituzioni è oggi nascosto: poco conosciuto, poco comunicato, a scapito talora di quella trasparenza che dovrebbe essere alla base dei ‘patti’ intesi come un ponte tra la ‘piazza ed il palazzo’. Proprio per poter far conoscere meglio e diffonderle maggiormente sui territori queste esperienze, è stato anche chiesto da parte dei firmatari di patti esistenti nel comune di Lucca, un incontro con l’amministrazione comunale: l’obiettivo è creare un tavolo per poter collaborare a nuovi sviluppi futuri, non solo con il rinnovo dei patti previsti per l’anno prossimo, ma anche per la possibile apertura a nuovi patti con i cittadini facendo conoscere a tutti questa opportunità – proseguono -. Si tratta quindi non solo di ‘favorire’ i patti con i supporti che normalmente sono presenti già adesso nei patti stessi (per es: utenze, assicurazioni, ecc), ma di rendere più facili questi percorsi per i cittadini che volessero aderire o proporne di nuovi. E i firmatari dei patti di collaborazione attendono quindi fiduciosi la convocazione in Comune, in risposta alla loro domanda e disponibilità”.
All’incontro hanno partecipato anche i prof E. Rossi (Scuola superiore Sant’Anna di Pisa) e G. Arena (diritto amministrativo, Università di Trento e presidente Labsus), R. Caselli ,sociologa e referente Labsus per la Toscana, R .Bartolini Indire, L. Fazi ex assessore comune di Siena, G. Severi, Cesvot e le testimonianze del Bucaneve e della Scuolina Raggi di Sole. La registrazione dell’incontro del 23 maggio si trova qui e chi volesse saperne di più può scrivere a info@labsus.net o a caselli@labsus.net.