I bambini bielorussi tornano a Lucca grazie all’associazione Yra





A luglio un gruppo di giovanissimi è stato ospitato nell’ex scuola materna di Sant’Alessio
Sono tornate, dopo un periodo di stand by dettato dalla pandemia, le iniziative dell’associazione Yra. A luglio, infatti, un gruppo di bambini bielorussi è stato ospitato nell’ex scuola materna di proprietà della parrocchia di Sant’Alessio.
“Nel 1993 un gruppo di amici, sollecitati anche dall’esperienza di una famiglia che aveva ospitato una bambina proveniente dalla Bielorussia, ne parla, recepisce le informazioni, avverte la gravità delle conseguenze dell’evento (si tratta dello sconvolgente disastro di Cernobyl) e così nello stesso anno trenta famiglie iniziano un cammino di solidarietà, con l’elaborazione di un progetto di accoglienza che poi sfocia nella costituzione di una associazione – ricordano i volontari -. Il nome Yra nasce dal diminutivo della bambina che fu ospitata dalla prima famiglia e che si chiamava Irina. In questi anni di attività oltre 2000 sono stati i bambini che hanno vissuto in mezzo a noi, portando non solo i loro problemi, ma anche la storia, la cultura e le abitudini del loro Paese”
“Finalmente dopo un periodo cupo (Covid) siamo riusciti a riportare un gruppo di bambini qui in Italia – concludono -. Sono stati con noi tutto il mese di luglio. Un mese molto intenso, ricco di iniziative ed esperienze per loro del tutto nuove (mare, montagna, Pisa, Firenze, cave di Vagli). Tutto ciò è stato possibile grazie all’aiuto e alla collaborazione di tante, tantissime persone che con sacrificio e spirito di solidarietà hanno accompagnato l’associazione Yra in questo progetto. Grazie, grazie di cuore a tutti da parte dei bambini bielorussi”.