A canestro per l’inclusione: al comprensivo Ungaretti fa tappa il progetto di aggregazione
Venerdì (17 novembre) la gara fra gli atleti del Basketball Lucca e del polo Fermi Giorgi che a seguire coinvolgeranno gli studenti dell’Ic Lucca 2 e i ragazzi con disabilità del liceo in alcune performance
Promuovere l’attività sportiva fra le giovani generazioni come strumento di aggregazione, inclusione e formazione. E’ l’obiettivo dell’evento sportivo organizzato per venerdì (17 novembre) alle 9,30 al palazzetto dello sport dell’istituto comprensivo Ungaretti in piazza Aldo Moro: un incontro dimostrativo di basket fra gli atleti del Basketball Club Lucca maschile e gli atleti del liceo sportivo del polo Fermi Giorgi, che coinvolgerà successivamente gli studenti del comprensivo Ungaretti e i ragazzi con disabilità del liceo sportivo in alcune performance, supportati in qualità di tutor sportivo dagli studenti del polo Fermi Giorgi.
La manifestazione fa parte del progetto Prisma (Percorsi di inclusione sociale, mediazione ed aggregazione territoriale) finanziato dal ministero dell’Interno nell’ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020 e promosso dalla Prefettura di Lucca (capofila) in partenariato con la scuola Sant’Anna di Pisa, l’Isi Carlo Piaggia di Viareggio e l’Ust Ufficio IX di Lucca e Massa Carrara, in collaborazione con Sport e salute, Coni e Cip.
A presentare l’evento sportivo, inserito nel programma di attività previste dal Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) 2014-2020, stamani (14 novembre) all’Ust Lucca e Massa Carrara, in piazza Guidiccioni, l’assessora all’istruzione Simona Testaferrata, allo sport Fabio Barsanti, il dirigente del comprensivo Ungaretti Gino Carignani, i professori Claudio Oliva e Vincenzo Genovese in rappresentanza dell’Ust Lucca e Massa Carrara, la dirigente dell’istituto comprensivo Piaggia di Viareggio, Rossana Pacini e il presidente del Basketball Club Lucca Matteo Benigni.
“Sport e scuola sono due pilastri nella formazione delle nuove generazioni – afferma Fabio Barsanti – L’amministrazione è favorevole e appoggia tutto ciò che va in questa direzione”. “Lo sport – si associa Simona Testaferrata – è veicolo di buone pratiche e riesce a veicolare un benessere a 360 gradi. Eventi come quello di venerdì 17 sono fondamentali per favorire l’inclusione dei giovani e promuovere buone pratiche”.
“Abbiamo partecipato alla realizzazione di questo evento dell’ambito del progetto Fami – spiega Rossana Pacini – con l’obiettivo di promuovere un’inclusione a 360 gradi, indirizzata a ragazzi disabili, studenti con obiettivi educativi speciali, e fra questi, alunni stranieri, in particolar modo ucraini. I neoarrivati in Italia necessitano infatti di sviluppare la lingua italiana, veicolo di socializzazione. Lo sport tuttavia è un linguaggio trasversale che sorpassa la lingua, un’occasione unica per promuovere inclusione e socialità”.
“Ci impegniamo a seguire progetti che promuovono benessere, salute, inclusione dei nostri ragazzi, per aprirci sul territorio a collaborazioni con soggetti esterni come la scuola, che è nostro partner ideale – dice Matteo Benigni, presidente di Basketball Club Lucca – Per questo abbiamo accolto con entusiasmo di partecipare all’evento del progetto Prisma”.
Il progetto Prisma (Percorsi di inclusione sociale, mediazione ed aggregazione territoriale), sulla base del decreto legislativo del 25 luglio 1998 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, e in particolare l’articolo 3, comma 5, prevede che nell’ambito delle rispettive attribuzioni e dotazioni di bilancio, “le regioni, le province, i comuni e gli altri enti locali adottano i provvedimenti concorrenti al perseguimento dell’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono il pieno riconoscimento dei diritti e degli interessi riconosciuti agli stranieri nel territorio dello Stato, con particolare riguardo a quelli inerenti all’alloggio, alla lingua, all’integrazione sociale, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona umana”), ha inteso: rafforzare il ruolo della Prefettura di Lucca, capofila del progetto, quale soggetto attivatore di strategie territoriali di supporto e di orientamento ai percorsi di accoglienza e di integrazione; migliorare la governance dell’accoglienza e dell’inclusione sociale e culturale della popolazione immigrata; rafforzare il ruolo di elaborazione di policy del Consiglio territoriale per l’immigrazione.
Prisma ha come obiettivo quello di creare una rete tra enti pubblici e territoriali ed enti del terzo settore della Provincia di Lucca mediante momenti di aggregazione ed ha previsto l’attivazione di tre tavoli di lavoro (Scuola e sport, lavoro e formazione professionale, welfare e sociale) gestiti dalla prefettura, all’interno del Consiglio territoriale per l’immigrazione, composti dai partners del progetto oltre che da Regione, Provincia, Comuni, Questura, Asl, Ufficio scolastico territoriale, direzione territoriale del lavoro, Coni ed altri enti interessati, nei quali avviare un percorso partecipato di costruzione di una strategia informativa che migliori la capacità di fornire risposte integrate ai bisogni informativi dell’utenza immigrata – con particolare riguardo alla comunità ucraina sfollata nel territorio provinciale a seguito del conflitto in atto – potenziando altresì la funzione di sensibilizzazione delle scuole nei confronti dei minori stranieri sull’istruzione come strumento di inclusione e di costruzione di una cultura della legalità lavorativa.