Agricoltura fa rima con inclusione: decolla il progetto in 4 aziende della Lucchesia

24 novembre 2023 | 12:57
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Percorsi, calendari e attività diversificate per giovani con vario grado di disabilità

InSuperAbili, ovvero l’agricoltura che torna ad essere a misura d’uomo, riuscendo a superare e includere le disabilità. Il progetto di agricoltura sociale e inclusiva, promosso dai Comuni di Altopascio e Pescaglia insieme a quattro aziende agricole del territorio, Azienda Agricola Spinori di Simone Carrara, Miele Merlin di Simona Fambrini, Azienda Agricola Lucarotti e Azienda Agricola Filippini, con il supporto del Comune di Lucca, è stato presentato oggi (24 novembre), alla presenza di Valentina Bernardini, assessore al welfare del Comune di Altopascio, Andrea Bonfanti, sindaco di Pescaglia, Simone Carrara, responsabile del progetto.

progetto Insuperabili

“Il progetto InSuperAbili – ha concluso il responsabile, Simone Carrara – rappresenta un’occasione importante per superare le barriere che ogni giorno limitano la vita delle persone con disabilità. Grazie alla risposta delle aziende agricole e al supporto dei Comuni di Lucca, Altopascio e Pescaglia, abbiamo creato una piccola, emozionante oasi di crescita e benessere”.

“Siamo orgogliosi di poter partecipare attivamente a questa iniziativa – ha spiegato il sindaco AndreaBonfanti – poiché non si parla mai troppo di inclusione. Con questo progetto lanciamo un ponte, fatto di rapporti, relazioni, contatti, comunità che i ragazzi e le ragazze protagonisti potranno percorrere per sbarcare nel mondo del lavoro e che le aziende agricole coinvolte potranno cogliere come occasione per migliorarsi e rendersi sempre più inclusive”.

“Abbiamo colto come chiara l’occasione – spiega il primo cittadino di Pescaglia – per riuscire a costruire con questa idea e questo progetto una via alternativa per ragazzi con diverse disabilità che rischiano di finire in un imbuto di difficile soluzione. Unire una situazione identitaria del nostro territorio come l’agricoltura e l’inclusione è stata una situazione valutata in maniera immediatamente positiva da noi. Abbiamo subito coinvolto le aziende del territorio ed è già positivo il fatto di aver coinvolto nel progetto tre comuni dalle caratteristiche diverse. Questo dimostra che si può fare sinergia fra aziende private ed enti locali. Si tratta solo di un embrione di un progetto che vorremmo proseguire insieme anche con la conferenza zonale della Piana di lucca, non legandoci così esclusivamente ai fondi della Regione Toscana”.

“Promuovere l’inclusione e l’accessibilità – ha commentato l’assessore Bernardini – è uno dei principali doveri di un amministratore. La vita quotidiana, fatta di piccole grandi barriere e di ostacoli a volte troppo alti da superare, può essere resa più semplice, più equa e più giusta se tutti ci impegniamo e proviamo, per un poco, a camminare nelle scarpe degli altri. Ringrazio i partecipanti e i promotori di questo progetto per aver dato una possibilità così affascinante e unica ai ragazzi che hanno preso parte a InSuperAbili“.

“Simone (Carrara, ndr) – prosegue – lo conosco da tempo. Quando ci ha proposto questo progetto abbiamo detto subito sì anche perché c’è sempre poca progettualità per questa fascia di popolazione interessata dal progetto. Per questo ci siamo messi subito in campo per capire la possibilità di reperire soggetti con le caratteristiche richieste. Siamo partiti con gli orti sociali e con Auser e vedere questi giovani spensierati e volenterosi in attiità è stato interessantissimo. Sinceramente sono rimasta stupita anche dalla collaborazione con le famiglie, che stanno rispondendo al meglio nella creazione di una rete anche con bambini normodotati come accade nel Baskin. Altopascio, nel frattempo, si è anche dotata di un garante per la disabilità con cui valuteremo tutti i progetti e le necessità. Queste sono tutte idee da portare in conferenza zonale per poter dare gli strumenti necessari per progettualità su questi temi”

“Tutto nasce – spiega ancora – da un bando regionale per i progetti di agricoltura sociale. Questo progetto è nato per dare opportunità ai ragazzi disabili degli strumenti per un futuro inserimento lavorativo, con un particolare focus sull’età adolescenziale. Questo perché si fanno tante iniziative per i disabili più piccoli, ma manca la finalizzazione a un inserimento lavorativo per i più grandi. Il progetto è partito a giugno 2023 ed abbiamo  fatto un paio di giornate belle, anche se impegnative, nel bosco e in altre zone. Siamo partiti dagli orti sociali nel comune di Altopascio e siamo pronti a ripartire a primavera prossima. Al momento sono coinvolti nei progetti sei ragazzi ad Altopascio ed altri, anche da comuni limitrofi, a Pescaglia, per un totale di 10-12 persone. Ora attendiamo l’adesione dei ragazzi di Lucca”.

Il progetto

InSuperAbili ha preso il via nel giugno scorso e proseguirà fino all’estate 2024, proponendo percorsi, calendari e attività diversificati a seconda delle aziende coinvolte. Nato nell’ambito dello specifico bando regionale per l’agricoltura sociale proposto dalla Regione Toscana, nella sua prima fase (giugno-agosto) il progetto ha coinvolto oltre 10 ragazzi e ragazze con vario grado di disabilità, residenti soprattutto nei comuni di Altopascio e Pescaglia. I prossimi passi prevedono un programma di attività invernali e la ripresa, in primavera, del calendario a pieno ritmo.

Molteplici gli obiettivi del progetto: si parte dalla possibilità di consegnare ai partecipanti strumenti e competenze utili per un possibile inserimento lavorativo futuro, promuovendo l’inclusività e l’accessibilità nelle aziende ospitanti.

Attraverso InSuperAbili, inoltre, si sviluppa la capacità di socializzazione e incontro tra mondo della disabilità e settore produttivo, innescando uno scambio continuo e reciproco che permette, ai destinatari del progetto, di utilizzare le potenzialità delle attività agricole a vantaggio di un benessere psico-fisico e di una saluta alimentare; per le aziende coinvolte, invece, si possono sviluppare percorsi formativi alla scoperta dell’agricoltura biologica, dell’allevamento e dell’apicoltura, per ampliare le occasioni di inserimento lavorativo.

Tante anche le attività proposte: scoprire l’orto e il frutteto e il viaggio che dal seme porta alla pianta, la raccolta e la cura degli ortaggi, la cura dei cavalli, ma anche del bosco e del castagneto. E ancora: raccogliere e preparare le castagne, coltivare i frutti di bosco e piantare nuovi alberi da frutto. Infine, ci sarà spazio anche per le camminate e le terapie nella natura, per piccoli lavori di artigianato e per conoscere le api e il miele. Per informazioni: Simone Carrara, 338 4811749 – simonecarrara74@gmail.com; Simona Fambrini, 340 7926493 – simonafambrini77@gmail.com