Selene, 35 anni e contagiata dal ‘mal d’Africa’: la volontaria torna in missione in Congo

24 novembre 2023 | 13:07
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Selene, 35 anni e contagiata dal ‘mal d’Africa’: la volontaria torna in missione in Congo
Selene, 35 anni e contagiata dal ‘mal d’Africa’: la volontaria torna in missione in Congo
Selene, 35 anni e contagiata dal ‘mal d’Africa’: la volontaria torna in missione in Congo
Selene, 35 anni e contagiata dal ‘mal d’Africa’: la volontaria torna in missione in Congo
Selene, 35 anni e contagiata dal ‘mal d’Africa’: la volontaria torna in missione in Congo
Selene, 35 anni e contagiata dal ‘mal d’Africa’: la volontaria torna in missione in Congo

Il racconto: “Ho potuto toccare con mano le sofferenze di questo popolo tormentato dalla fame, dall’ingiustizia e dalla guerra”

Selene Pera, trentacinque anni, lucchese e volontaria in Congo.  Laureata in Scienze Sociali facoltà di Politiche Internazionali, non è nuova ad esperienze di volontariato in terra d’Africa con la Congregazione missionaria delle Sorelle di Santa Gemma che in Congo ha due comunità a Bukavu e a Kavimvira (nella regione di Uvira).

Selene è stata subito contagiata dal “mal d’Africa” e dopo i due viaggi precedenti ha deciso di tornare per un periodo prolungato (tre mesi) per un impegno più strutturato.

A Kavimvira, sede principale del suo operato, le suore di Santa Gemma hanno un dispensario dove vengono accolte le persone malate con una maternità dove viene svolto un grande lavoro rivolto soprattutto verso i bambini malnutriti e le mamme in gravidanza. Qui vengono assistiti i bambini, con controlli medici, vaccinazioni e somministrazione di dosi alimentari specifiche atte a contrastare la malnutrizione severa e quella intermedia.

“Qui – racconta Selene – ho potuto toccare con mano le sofferenze di questo popolo tormentato dalla fame, dall’ingiustizia e dalla guerra. Ho visto gente povera che opera la carità a gente ancora più povera. Questo permette ai più poveri di sopravvivere e di avere una speranza. Case di fango, umide, senza pavimento, senza luce dove andiamo a portare la nostra operosa vicinanza per rendere possibile una vita dura, difficile ma che vale la pena di vivere”.

E’ presente un’altra comunità a Bukawo gestita sempre dalle suore della Congregazione che hanno quattro centri per il recupero dei bambini di strada, fornendo istruzione e a avviamento al lavoro. Selene svolge attività di iniziazione all’uso del computer favorendo un inserimento e aprendo un mondo altrimenti inesplorato per queste giovani.

“Nonostante tutto – racconta Selene – si respira una libertà, una partecipazione e una cura dell’aspetto religioso. Qui le celebrazioni della messe sono molto più lunghe che da noi ma quando ti avvicini al luogo dove vengono celebrate senti una partecipazione forte, fatta di tamburi, di danze, di un ritmo di gioia che ti pervade e ti fa sentire in comunione”.

Selene comincia la sua attività all’alba e dopo aver partecipato alla messa assieme alle suore inizia con la presenza al dispensario in fino a pranzo. Nel pomeriggio si occupa di qualche caso particolare, in special modo bambini oppure sempre accompagnata da una suora va a visitare i villaggi per incontrare la gente fare attività di apostolato.

Selene lancia un accorato appello rivolto in particolare ai giovani: “C’è bisogno che prendiate coscienza di queste situazioni per diventare operatori di pace, giustizia e promozione sociale. Trovate il coraggio, la forza per interessarvi di questo e di non rimanere spettatori inermi di fronte ai drammi della storia”.