Chiusura Villa Santa Maria, Fp Cgil e Uil Fpl: “Nella delibera comunale nessuna garanzia concreta per gli impiegati”

I sindacati: “Provvederemo a chiedere un nuovo incontro all’amministrazione”
“Abbiamo preso visione della delibera della giunta comunale relativa alle residenze sanitarie assistite emanata dall’organo comunale l’11 gennaio. Da un primo esame, non emergono purtroppo concrete garanzie nei confronti delle maestranze impiegate nelle strutture attuali che ancora vivono la drammaticità della chiusura di Villa Santa Maria”.
Così Fp Cgil e Uil Fpl Lucca, che in affermano: “La delibera prevede l’intenzione di ‘sostituire’ la Rsa di Monte San Quirico con un immobile che dovrebbe essere ristrutturato con il conseguente trasferimento degli ospiti in tempi rapidi, la ristrutturazione di casa Pia, la ristrutturazione e adibizione di Villa Santa Maria a ‘centro Alzheimer’ e la possibilità, inoltre, di messa a gara di una struttura da 120 posti con la forma di partnership pubblico privata”.
“Tutto questo – proseguono i sindacati – senza una concreta previsione dei tempi, delle forme di assegnazione degli affidamenti e soprattutto denunciamo pochi accenni alle garanzie per tutto il personale attualmente impiegato. Non ci dobbiamo infatti dimenticare i rischi che corrono operatrici e operatori in assenza delle tutele occupazionali presenti esclusivamente in caso di percorsi dettati dalle norme contrattuali e nelle forme di affidamento quali appalto e concessione. In alternativa occorrono accordi puntuali sottoscritti con gli enti che ad oggi non esistono”.
“A seguito della lettera di Proges del 16 ottobre scorso che precisava la propria posizione e paventava un’uscita anticipata rispetto al 23 novembre, chiedemmo immediatamente un incontro alla amministrazione comunale ma ad oggi nessuna risposta. A questo punto abbiamo bisogno di essere convocati per discutere e concordare tutte le garanzie utili alla tranquillità occupazionale delle operatrici. Provvederemo a chiedere nuovamente al sindaco di convocarci e nel frattempo ci corre l’obbligo di convocare l’assemblea sindacale per decidere eventuali iniziative”.