Disabili e Summer Festival, Luccasenzabarriere: “Poca chiarezza dall’organizzazione sui posti”

28 marzo 2024 | 15:05
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Disabili e Summer Festival, Luccasenzabarriere: “Poca chiarezza dall’organizzazione sui posti”

L’associazione stigmatizza il caso di Paolo Capasso: “L’accessibilità deve diventare una discriminante fondamentale per avere l’ok del Comune”

Il presidente di Luccasenzabarriere Odv, Domenico Passalacqua, e l’associato Paolo Capasso, giocatore della nazionale di calcio amputati, intervengono ancora sugli accessi per disabili per i concerti del Summer Festival.

Sono nato a Napoli e sono grande fan di Geolier – spiega Capasso -. Quando ho visto l’annuncio della sua presenza al Lucca Summer Festival ho inviato alla segreteria dell’evento una mail richiedendo la prenotazione per persone con disabilità. Stiamo parlando del 23 gennaio scorso: ho compilato e inviato il modulo, chiedendo l’accesso all’area dedicata ai disabili in visto del concerto del 5 luglio prossimo”.

“La società D’Alessandro e Galli – prosegue – mi ha risposto quasi immediatamente, chiedendo il certificato di invalidità che, per mia dimenticanza, non avevo allegato alla prima richiesta. Siamo quindi al 24 gennaio. Una settimana dopo, il 31 gennaio, ricevo la conferma della ricezione della richiesta e l’avviso che avrei ricevuto un feedback, positivo o negativo che fosse. Passano i giorni e il 13 febbraio scrivo nuovamente e ricevo finalmente risposta il 4 marzo dove mi viene negato l’accesso poiché tutti i posti per disabili erano già stati assegnati”.

“Purtroppo – aggiunge il presidente di Luccasenzabarriere Odv, Domenico Passalacqua – si è verificata l’ennesima stortura del sistema. Come possiamo entrare in un evento se veniamo scartati fin dall’inizio? Senza ricevere, oltretutto, una spiegazione? Capasso, e come lui tanti altri, si era reso disponibile anche per acquistare il biglietto, ma anche in questo caso l’accesso gli sarebbe stato negato: un disabile deve stare nell’area disabili. E come possiamo accedervi se non sappiamo quali specifiche ci sono?”.

“L’appello che rinnoviamo – conclude – è quello che abbiamo già rivolto mesi fa al sindaco di Lucca, Mario Pardini: perché permette queste cose? Perché ancora non riusciamo ad avere la giusta chiarezza? Perché non possiamo intervenire per dare a tutti gli stessi diritti? Forse sarebbe utile iniziare a mettere paletti a chi organizza eventi e manifestazioni: l’accessibilità deve diventare una discriminante fondamentale per avere l’ok dell’ente”.