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Cos’è una donazione in memoria

31 marzo 2024 | 10:01
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Cos’è una donazione in memoria

Quando si perde una persona cara, un amico o un parente, ci si trova ad affrontare un dolore importante che può durare anche per molto tempo. C’è un modo, però, per tenere vivo il ricordo di un defunto aiutando gli altri in maniera concreta, ovvero attraverso la donazione in memoria.

Con questo termine si fa riferimento alla possibilità di destinare una somma di denaro ad associazioni benefiche che si occupano di progetti di solidarietà, così da far rivivere il nome del proprio caro attraverso azioni concrete di amore e di altruismo.

Che significa fare una donazione in memoria?

Spesso si sente parlare di donazioni in memoria di una persona, ma di cosa si tratta precisamente? Ebbene, quando si parla di donazioni in memoria si fa riferimento a un gesto solidale attraverso il quale si sceglie di far rivivere il ricordo di una persona cara.

Le modalità con le quali è possibile fare una donazione in memoria sono svariate e variano a seconda delle proprie esigenze. Ad esempio è possibile aiutare organizzazioni no profit il cui scopo è quello di aiutare il prossimo, oppure, finanziando borse di ricerca finalizzate a trovare una cura a malattie che ad oggi sono incurabili ecc.

Il fine ultimo della donazione in memoria, dunque, è quello di ricordare il nome della persona venuta a mancare e, al tempo stesso, fare un gesto concreto di solidarietà per aiutare chi ha bisogno.

Come fare una donazione in memoria?

Per attuare questo proposito, magari facendo una donazione per il funerale in occasione della cerimonia di addio alla persona casa, bisognerebbe, come prima cosa, informare la famiglia del defunto che si vuol ricordare.

In questo modo è possibile sapere se la persona scomparsa aveva a cuore determinate cause. In tal caso è possibile destinare la donazione in memoria direttamente a quelle organizzazioni/enti che operano nel settore che interessava il defunto. Oppure, è possibile che i familiari abbiano già pensato ad un ente benefico al quale devolvere le somme. In caso contrario, è possibile scegliere liberamente l’organizzazione a cui concretamente devolvere la somma.

In seguito, è necessario scegliere tra le diverse modalità di donazione, attraverso la piattaforma online dell’ente oppure con un bonifico bancario o postale. Chiaramente le varie modalità di donazione possono variare a seconda dell’ente beneficiato.

Quanto donare?

Uno dei dubbi principali in caso di donazioni in memoria di un defunto riguarda l’importo da devolvere in beneficenza. In realtà, non esiste un ammontare preciso da devolvere agli enti. Qualsiasi cifra, sia grande che piccola, può fare la differenza, ciò che conta è contribuire in base alle proprie possibilità economiche.

Inoltre, si può scegliere se effettuare una sola donazione una tantum (ovvero unica) oppure devolvere una somma regolarmente, ad esempio ogni mese dell’anno oppure ogni anno a seconda dei casi.

Ad ogni modo, è bene sapere che nei ringraziamenti che l’ente benefico scelto invierà alla famiglia del defunto, la somma devoluta non è precisata. Per tale ragione si può agire in totale libertà secondo il proprio budget, senza imbarazzi o timori.

L’importanza di fare donazioni in memoria

Le donazioni in memoria possono sembrare un gesto semplice ma in realtà sono importantissime per tutte quelle organizzazioni che, giorno dopo giorno, si attivano per aiutare i più deboli e dare una mano a chi si trova in una situazione di difficoltà.

Inoltre, altro aspetto importante, attraverso le donazioni in memoria è possibile trasformare il dolore e la sofferenza per la perdita di un caro in un gesto di aiuto concreto verso il prossimo. Mediante le donazioni in memoria, infatti, è possibile contribuire all’acquisto di medicinali, generi alimentari, aiutare volontari, medici ed infermieri che da anni si prendono cura dei più deboli.