Il ricordo dei ‘visionari’ della psichiatria per i 46 anni della legge Orsini Basaglia

13 maggio 2024 | 13:57
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Il ricordo dei ‘visionari’ della psichiatria per i 46 anni della legge Orsini Basaglia

Le associazioni lucchesi in campo per la salute mentale: “Purtroppo ancora oggi l’assistenza psichiatrica non è sufficiente in molte realtà del nostro paese”

La legge Orsini Basaglia compie 46 anni. L’associazione Centro studi e ricerche Guglielmo Lippi Francesconi coglie l’occasione per ricordare l’importanza di quell’atto – pubblicato il 13 maggio del 1978 – in collaborazione con le Associazioni del gruppo solidale in partenariato costituito dalla Società medico chirurgica lucchese, Associazione lucchese arte e psicologia e associazione Archimede, che da molti anni sostengono le attività terapeutico riabilitative in salute mentale e la memoria dell’ospedale psichiatrico di Maggiano e di chi in quel luogo ha portato in vari decenni e a vario titolo quell’umanità e modernità delle cure descritta nei libri di Mario Tobino.

“In particolare questo giorno è dedicato alla memoria di Franco Basaglia generoso visionario, promotore e ideatore dell’omonima legge, che porta in alcune versioni anche il cognome di Bruno Orsini, illuminato e competente psichiatra, estensore materiale della stessa – dicono -. Ma queste due figure vanno aggiunte quella di Guglielmo Lippi Francesconi e Domenico Gherarducci, direttori in momenti diversi, tra quelli dello scorso secolo, del manicomio, direttori democratici che avevano a vario titolo ipotizzato, preconizzato e inaugurato il superamento dell’ospedale psichiatrico. A questi personaggi va il nostro ringraziamento per aver sostenuto e promosso un radicale cambiamento della psichiatria italiana, prima nel mondo a chiudere quei luoghi ormai fatiscenti e anacronistici delle istituzioni manicomiali”.

“Voler pensare di riaprire gli ospedali psichiatrici per risolvere le problematiche della salute mentale e al contempo dell’ordine sociale e pubblico, sarebbe al giorno d’oggi, non solo anti scientifico, ma anche totalmente irrispettoso nei confronti dei diritti umani e civili di tante persone affette da disagio psichico – concludono -. Purtroppo la frammentata e incompleta applicazione della legge e di nuove indicazioni operative, nonché l’insufficiente destinazione di risorse economiche al delicato settore della salute mentale, non ci permettono a tutt’oggi di poter considerare sufficiente l’assistenza psichiatrica in molte realtà del nostro paese. Le nostre associazioni, aderenti alla consulta della salute mentale toscana, lavorano da sempre per l’obiettivo di promuovere prevenzione e buone pratiche terapeutico-riabilitative, a fianco di tante istituzioni”.