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Incontri nelle scuole per la prevenzione del disagio giovanile e della violenza di genere

14 maggio 2024 | 08:54
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Incontri nelle scuole per la prevenzione del disagio giovanile e della violenza di genere
Incontri nelle scuole per la prevenzione del disagio giovanile e della violenza di genere
Incontri nelle scuole per la prevenzione del disagio giovanile e della violenza di genere

Il Centro Studi Guglielmo Lippi Francesconi ha partecipato agli eventi con gli studenti del Fermi Giorgi di Lucca e del Benedetti di Porcari

Il Centro Studi Guglielmo Lippi Francesconi, in collaborazione con l’associazione Parole Colorate, Alap, Archimede e la Società Medico Chirurgica Lucchese ha promosso e partecipato a tre incontri con gli studenti delle scuole superiori del Polo Fermi Giorgi di Lucca e Istituto Benedetti di Porcari.

Il 6 e 8 maggio alla sede lucchese del Cesvot la classe 4ODA del Polo Fermi Giorgi e 5 A dell’Istituto Benedetti di Porcari hanno partecipato al progetto Atelier neuroestetico con focus letterario.

Nell’ambito dell’evento, il dottor Enrico Marchi, psichiatra e psicoterapeuta, ha illustrato la storia dell’assistenza psichiatrica, la salute mentale e le terapie coinvolgendo la classe in questo viaggio storico, partendo dall’antichità fino ad arrivare ai giorni nostri.  Inoltre gli alunni, nella seconda parte dell’evento, hanno potuto conoscere di persona l’autore del libro Come un pezzo di stoffa bagnata di Michele Simonetti. L’autore, dopo aver letto e commentato il suo testo, ha interagito con gli studenti che, a loro volta, avevano estrapolato brani del libro che più li aveva colpiti. Da questo è nato un dibattito conoscitivo e costruttivo. Ad accompagnarli in questa interessante esperienza culturale sono stati i professori Tiziana Bianchini, Matteo Munafò, Monica Milazzo, Alessandro Sestigiani, Marco Vanelli e Alessandro Giusti

Giovedì (9 maggio) in San Micheletto si è tenuto l’incontro conclusivo del progetto Conoscere, comprendere e combattere le violenze di generepromosso dalle associazioni in collaborazione con il Polo Fermi Giorgi di Lucca.
L’iniziativa, condotta dal professor Simone Tomei, rientra nel più ampio contenitore È finito il tempo di violare che nasce nel 2011 al liceo delle scienze umane Paladini di Lucca per ricordare Alessandra Biagi, studentessa della scuola, vittima di femminicidio il 26 maggio del 2010.

Dopo il benvenuto del presidente dell’associazione Parole Colorate Massimo Fontanelli e della dirigente scolastica del Polo Fermi Giorgi Francesca Paola Bini, hanno portato i loro saluti il questore di Lucca Edgardo Giobbi, il dirigente della divisione anticrimine della questura di Lucca Virgilio Russo, il sostituto commissario della questura di Lucca Massimo Sodini, l’ispettore della questura di Lucca Maria Eletta Bertolami, la dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara Ilaria Baroni.

La mattinata, densa di attività, ha visto protagonisti alcuni studenti del Polo Fermi Giorgi che hanno presentato i lavori realizzati all’interno di un laboratorio pomeridiano nel mese di aprile; lavori che sono stati sollecitati da riflessioni su testimonianze e letture proposte dai docenti del progetto sul tema della violenza di genere con il prezioso aiuto di Sathyamo ed Aba (associazione Aedo) che hanno collaborato alla preparazione dei ragazzi per la performance di oggi.

Di forte impatto emotivo è stato l’intervento di Silvia Selmi del Centro antiviolenza Luna che nasce a Lucca nel dicembre 1999 su iniziativa di un gruppo di donne che decidono di focalizzare la loro professionalità sugli effetti che l’attuale situazione sociale e familiare opera sulla realtà femminile. L’associazione, senza scopo di lucro, persegue come finalità la prevenzione e la lotta ad ogni tipo di violenza di genere (psicologica, fisica, sessuale ed economica) e sui minori, ed ad ogni altra azione che violi i diritti umani, la sicurezza, la libertà, la dignità e l’integrità fisica e psichica e che possa costituire una minaccia per la salute. Un momento intenso di condivisione che è culminato con il racconto di un’esperienza a “lieto fine” molto commovente.

Assieme a lei Sara Bandoni ha portato una testimonianza dal mondo del volontariato: in qualità di membro del consiglio direttivo dell’Avo (Associazione volontari ospedalieri), ha messo in luce l’encomiabile attività che portano avanti.
Dopo il coffee break organizzato dal gruppo ChefLab del Polo Fermi Giorgi guidato da Matteo Munafò e da Martina Carmignani, Enrico Marchi, psichiatra e psicoterapeuta (presidente e consigliere di associazioni di volontariato), è intervenuto con un’interessante dissertazione sul cervello umano e le sue caratteristiche in relazione ai due sessi, esponendo le influenze neurobiologiche e ambientali che influenzano la sfera affettiva e i comportamenti di genere, origine talora di pregiudiziali atteggiamenti che contribuiscono alla creazione dei presupposti personologici e morali che possono sfociare in atti aggressivi e violenti.

I docenti Tiziana Bianchini, Maria Cristina Marchetti, Beatrice Nannini, Matteo Munafò, Nicola Papazafiropulos e Massimo Malatesta, Simone Tomei facenti parte del progetto, hanno espresso il loro grazie agli studenti per la dedizione profusa in tutte le fasi della realizzazione dello stesso per non essersi risparmiati nel mettere a servizio della scuola i propri talenti.

Le violenze di genere si possono combattere con la consapevolezza e con l’impegno sin dalla giovane età perché, spesso è proprio durante l’adolescenza che negli ultimi anni trovano la loro culla. I lavori di ragazzi sono stati un esempio per molti e speriamo che i semi piantati questa mattina diano presto dei frutti da condividere insieme.