Da Reggio Calabria a Lucca in tandem: la giovane ipovedente Giulia Parisi fa tappa in città



La 35enne in giro per l’Italia è stata accolta dal club lucchese Soroptimist
Ieri (22 maggio) nel pomeriggio è arrivata in città Giusi Parisi, 35 anni, cieca dalla prima infanzia, nata in Puglia, vicino ad Ostuni e stabilmente residente a Milano, una delle fondatrici non vedenti del progetto Ragazze in tandem, per completare – a bordo del suo mezzo – il giro dell’Italia iniziato l’anno scorso.
È partita da Reggio Calabria il 25 aprile, percorrendo la Ciclovia dei Parchi, per poi spostarsi sulla costa tirrenica, risalendo fino a Torino. L’ultima tappa sarà il 4 giugno con l’arrivo a Milano.
A Lucca Giusi Parisi, accompagnata dall’amica Chiara Ozino, è stata accolta dalle socie del Soroptimist Club Lucca. La presidente Cinzia Delucis ha fatto gli onori di case e con lei l’assessora all’istruzione ed edilizia del Comune di Lucca, Simona Testaferrata. Un momento davvero emozionante quando il gruppo (diverse socie del club e l’assessore in bici), capeggiato dal tandem, ha fatto il giro dell’intera cerchia muraria, sotto lo sguardo curioso dei molti lucchesi e turisti presenti sulle Mura. L’assessora ha illustrato alle due cicliste le caratteristiche del monumento cittadino, facendo visitare anche alcuni luoghi ‘nascosti’ nei baluardi.
“Accogliere queste due ragazze per noi è stato un vero piacere – sottolinea la presidente Cinzia Delucis -. L’iniziativa si sposa perfettamente con le finalità di un service nazionale del Club denominato Donne e sport. Dopo la passeggiata sulle Mura ci siamo intrattenute con queste amiche in una cena conviviale durante la quale Giusi e Chiara ci hanno raccontato i momenti più significativi del loro viaggio e diversi interessanti aneddoti”.
Alla guida del tandem si alterneranno, per tutto il viaggio, Chiara Ozino e Laura Seroni, cofondatrici nonché pilote delle Ragazze in tandem, e Gianfranco Mazzuca dell’Asd Mazzacana Sospesa.
Giusi e Chiara stanno viaggiando senza supporto e con bagaglio ridotto, ma con un importanti obiettivi: sensibilizzare sul binomio sport e inclusione, far comprendere quanto il tandem possa essere un mezzo inclusivo, di condivisione, benessere ed esperienziale per tutti, non solo per chi come me è una persona con disabilità; contribuire ad abbattere tutte quelle barriere fisiche (infrastrutture inaccessibili) e mentali (stereotipi sulla disabilità) presenti nella nostra società; creare sinergie tra associazioni, enti, istituzioni che si occupano di inclusione sociale e turismo sostenibile; ridare vita attiva ai tandem che giacciono abbandonati negli scantinati (a tal fine hanno creato un Sondaggio tandem a livello nazionale), utilizzandoli o donandoli a chi potrebbe beneficiarne; promuovere la bicicletta ed i ciclo viaggi come strumento di emancipazione femminile e far conoscere e valorizzare imprese locali e territori attraversati.
“Il tandem è una bici molto speciale, perfetta per condividere l’esperienza con il proprio partner o con gli amici, ma anche e soprattutto uno strumento di inclusione – sottolinea Parisi -. È l’unico mezzo di trasporto che permette anche a persone con disabilità di dare un contributo attivo nello spostamento e nel frattempo percepire tutto ciò che sta intorno o sotto le ruote (il profumo del bosco, il cinguettio degli uccelli, la consistenza del terreno, il calore del sole, ecc.), condividendo emozioni e benefici psicofisici che derivano dall’attività all’aria aperta. E poi voglio dire a tutti coloro che sono ipovedenti che se ce l’ho fatta io a intraprendere questa impresa ce la possono fare tutti”.
Giusi e Chiara, ospiti del club Lucchese Soroptimist, oggi (23 maggio) hanno lasciato Lucca alla volta di Viareggio dove ad accoglierle è stato Soroptimist Club Viareggio.