L’associazione Bi-done lascia la sede storica del Foro Boario

La presidente Cappuccio: “Non ci arrendiamo: ci impegneremo a cercare una nuova casa per continuare il nostro impegno”
Dopo anni di attività presso il Foro Boario, l’associazione BI-done è costretta a lasciare la sua sede storica.
“Purtroppo abbiamo dovuto lasciare la nostra sede su Lucca – ha dichiarato Michela Cappuccio, presidente dell’associazione – Ci dispiace di non aver potuto trovare luoghi alternativi sul comune di Lucca. Certo, non ci arrendiamo: ci impegneremo a cercare una nuova casa per continuare il nostro impegno. Visti i nostri valori sociali e ambientali, ci piacerebbe poter ripartire su Capannori, che da anni investe molto su questi valori”.
L’uscita dal Foro Boario rappresenta un momento difficile per l’associazione, ma BI-done resta fiduciosa di poter proseguire la sua missione e continuare a educare le nuove generazioni attraverso il riuso e la creatività sostenibile.
Fondata nel 2006 da Sara Tocchini e Tonja Pierallini l’organizzazione di volontariato nasce con l’obiettivo di portare un contributo concreto e significativo al territorio, promuovendo il riuso e la sostenibilità.
BI-done è parte integrante del centro per l’educazione al riuso Grossomodo, che ha aperto le porte nel 2018 e, ispirandosi al modello virtuoso dell’associazione Remida di Reggio Emilia, recupera materiali di scarto dalle aziende locali per trasformarli in installazioni artistiche o utilizzarli in laboratori didattici, oltre che metterli a disposizione di scuole e altre associazioni. L’iniziativa è coordinata da un team di sette donne, che da anni lavorano per dare una nuova vita agli scarti industriali del territorio lucchese, promuovendo valori di sostenibilità ambientale e consapevolezza sociale.