Presentato a Carignano il libro per i 30 anni dell’associazione umanitaria Yra

29 gennaio 2025 | 22:10
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Presentato a Carignano il libro per i 30 anni dell’associazione umanitaria Yra

Nella settimana che ha portato all’evento una delegazione bielorussa della città di Gomel ha incontrato enti e associazioni

Grande partecipazione per la presentazione del libro sui 30 anni dell’associazione umanitaria Yra che si è svolta domenica 19 gennaio nella chiesa di Carignano.

È stato questo l’atto conclusivo di una settimana che ha visto una delegazione bielorussa della città di Gomel, accompagnata dai rappresentanti dell’associazione, visitare più territori della Lucchesia e incontrare vari amministratori.

In particolare al Centro La Brilla, in prossimità del lago di Massaciuccoli, porta del Parco di Migliarino San Rossore, il gruppo è stato ricevuto dalla sindaca di Massarosa Simona Barsotti alla presenza anche del presidente della delegazione lucchese Cesvot  Pierfranco Severi.

La delegazione era ospite del Centro Provinciale Libertas, partner dell’associazione Yra per gli scambi sportivi. Presenti anche i dirigenti delle associazioni sportive che hanno avuto e che vorrebbero riprendere gli scambi degli atleti, interrotti a causa della pandemia da Covid: Ginnastica Ritmica Lucca, La Focolaccia Biathlon, Canoa Kayak Versilia, Nuoto.

Un altro incontro si è svolto in Provincia a Lucca con il dirigente Paolo Benedetti.

Nella sede del Comune Capannori la delegazione bielorussa e gli esponenti dell’associazione umanitaria Yra sono poi stati ricevuti dal sindaco Giordano Del Chiaro e dall’assessora alle politiche sociali Silvia Sarti.

Dopo questi appuntamenti istituzionali, all’incontro finale di domenica (19 gennaio) a Carignano hanno partecipato tutti coloro che hanno reso possibili i progetti portati avanti a partire dal 1994, che vanno dall’accoglienza dei bambini in Italia, alla consegna di aiuti umanitari, dal sostegno concreto all’istituto di Zhuravichi e al centro di riabilitazione di Rogachev, agli impegni verso il settore dello sport, all’attivazione di saldi contatti istituzionali tra enti della Bielorussia e dell’Italia.

Nel corso dell’evento il presidente dell’associazione Egidio Lazzarini ha illustrato la storia e le azioni messe in campo dall’associazione Yra.

Un saluto affettuoso e ricco di gratitudine è stato rivolto a tutti i partecipanti dal presidente di Help for Chernobyl Children di Gomel, Ghennady Koretsky, che in questi anni ha collaborato fattivamente con l’Yra per la realizzazione dei progetti.

Con il coordinamento di Sergio Mura, che da volontario ha seguito queste iniziative, sono quindi intervenuti i rappresentanti degli enti che negli anni hanno collaborato ai progetti umanitari: il sindaco di Lucca Mario Pardini con l’assessore all’istruzione Simona Testaferrata, l’ex sindaco Alessandro Tambellini; Moreno Scatena per il Comune di Capannori. Di grande rilevanza anche gli interventi del parroco di Carignano don Marek Labuc, di padre Giampaolo Salotti, del responsabile area sport di Libertas Giuseppe Fanucchi e di Paolo Bicocchi in rappresentanza del Centro Nazionale del Volontariato (Cnv).

Il libro – caratterizzato da oltre 200 foto molto suggestive, accompagnate da testi assai significativi – è stato poi presentato dal giornalista Sirio Del Grande insieme agli autori Enzo Cei (fotografo e volontario), Luca Guidotti ed Emanuele Guido, con la toccante testimonianza anche di Iryna Baturka, “ex bambina ospite”, oggi sposata e residente in Lucchesia.

L’associazione Yra era nata 30 anni fa dall’esperienza di una famiglia che aveva ospitato una bambina proveniente dalla Bielorussia e che aveva capito la gravità delle conseguenze del disastro di Chernobyl. Trenta famiglie avevano quindi iniziato un cammino di solidarietà, con l’elaborazione di un progetto di accoglienza che poi sfociò nella costituzione di questa associazione, il cui nome deriva dal diminutivo della bambina che fu ospitata per prima e che si chiamava Yrina.

Da allora migliaia di bambini hanno vissuto in mezzo alla comunità lucchese, portando non solo i loro problemi, ma anche la storia, la cultura e le abitudini del loro paese. Dopo i primi progetti di “risanamento” (i piccoli provenienti da Chernobyl avevano serie problematiche di salute), in questi ultimi anni l’attività dell’associazione e degli altri soggetti coinvolti è cambiata. Adesso si punta infatti a portare sostegno e professionalità con progetti comuni di cooperazione allo sviluppo ed al recupero del tessuto sociale, in quei territori della Bielorussia dove le conseguenze del disastro di Chernobyl, insieme ad altre problematiche, hanno inciso profondamente nella società di quel paese.

Alla fine dell’evento gli organizzatori hanno ringraziato per l’ospitalità i donatori di sangue di Carignano e il Gruppo parrocchiale di Carignano. Grazie, inoltre, per il contributo offerto alla realizzazione del libro, a Fondazione Cassa di Risparmio Lucca, Apuana Marmi, Cooperativa condomini di Levigliani e Akeron.

Per tutti coloro che non hanno potuto essere presenti alla presentazione del 19 Gennaio e pertanto non hanno preso il libro, lo possono richiedere direttamente all’associazione Umanitaria Yra.

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