Ci vuole orecchio |
1 - Newsletter
/
in Sociale
/

Alla Casina Rossa nasce un coro speciale all’insegna dell’inclusione

1 febbraio 2025 | 17:14
Share0
Alla Casina Rossa nasce un coro speciale all’insegna dell’inclusione
Alla Casina Rossa nasce un coro speciale all’insegna dell’inclusione
Alla Casina Rossa nasce un coro speciale all’insegna dell’inclusione
Alla Casina Rossa nasce un coro speciale all’insegna dell’inclusione

Al via il progetto di welfare culturale dell’Associazione Musicale Lucchese: il coro ricerca persone con cui condividere questa esperienza

Il canto come motore di inclusione e condivisione. Da qualche settimana, nei locali della Casina Rossa, sede del Centro di salute mentale per adulti dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, sta prendendo vita un coro speciale grazie a Perché ci vuole orecchio. Il coro della salute 2.0 un interessante progetto rivolto agli adulti, basato sulla musica e in particolare sul canto. In questa prima fase, partecipano all’iniziativa circa 15 persone che a vario titolo frequentano il centro, tra medici, utenti, volontari, educatori e infermieri.

La musica ha un potere incredibile: emoziona, unisce, guarisce. Lo sapeva bene Max Gazzè quando anni fa cantava Una musica può fare… e lo sappiamo anche noi, ogni volta che un brano ci regala un sorriso o ci solleva nei momenti difficili. Il canto, da parta sua, è lo strumento musicale più immediato e può essere proposto a tutte le età e quasi in tutte le condizioni psicofisiche.

Nei locali della Casina Rossa, musica e canto, insieme, diventano quindi occasione di socialità e di condivisione oltre che uno strumento terapeutico. Alla luce della progressiva diminuzione delle risorse per la salute mentale e considerando il numero crescente di persone che manifesta vari tipi di disagio psichico, il progetto si presenta come mezzo per alleviare certe forme di solitudine proprio grazie alla musica.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Musicale Lucchese, insieme all’Azienda Usl Toscana nord ovest, al conservatorio Luigi Boccherini e al Centro Studi e Ricerche Professor Guglielmo Lippi Francesconi. Realizzato con il prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, grazie al bando La cultura che cura, questo progetto è un’opportunità per sperimentare il potere benefico della musica e della cultura sulla felicità e l’equilibrio delle persone e delle comunità e diffonderne la consapevolezza.

Coordinatori del progetto sono Carla Nolledi ed Enrico Marchi mentre la parte di accompagnamento musicale è affidata a due giovani studenti del Boccherini, il pianista Smerald Kana e il violoncellista Arion Daci.

Perché ci vuole orecchio, come detto, prevede la formazione di un coro misto, composto da persone che frequentano il Centro di salute mentale assieme a educatori, infermieri, volontari e studenti. Gli obiettivi sono superare lo stigma della malattia mentale, valorizzare le persone e la loro capacità di esprimersi, rendere possibile l’inclusione e l’integrazione di persone con diversi tipi di difficoltà in un gruppo creato intorno alla voglia di cantare. Una volta acquisite le competenze di base e creato un primo semplice repertorio, il coro potrà esibirsi in case di cura e reparti ospedalieri ma anche in occasione di eventi culturali e festival.

Il coro si riunisce il giovedì pomeriggio alle 16,30 nella struttura in via Paolini 42, angolo viale Marti, a San Marco, e prova per circa un’ora e mezza. La partecipazione è gratuita e aperta a chiunque: non serve essere cantanti professionisti, non servono esperienze pregresse o particolari doti canore, basta la voglia di lasciarsi andare al ritmo e alla musica e aver voglia di mettersi un po’ in gioco.

Per informazioni è possibile contattare l’Associazione Musicale Lucchese scrivendo a info@associazionemusicalelucchese.it.