“Grazie di cuore alla cardiologia”, la lettera del dottor Martinelli

10 febbraio 2025 | 11:52
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“Grazie di cuore alla cardiologia”, la lettera del dottor Martinelli

“Ho sperimentato per qualche giorno non solo l’efficienza e la professionalità di medici ed infermieri ognuno nel proprio ruolo bensì anche la loro cordialità, umanità ed empatia”

Ha sperimentato in prima persona efficienza e professionalità del personale. E, così, il dottor Gilberto Martinelli ha voluto scrivere qualche riga per ringraziare tutto il personale sanitario della cardiologia dell’ospedale San Luca, a cominciare dalla Sala di Emodinamica per passare alla Terapia Subintensiva e per finire al reparto (anche se quest’ultimo è un po’ amalgamato all’interno del cosiddetto Setting).

Le migliori parole possibili sono le sue, ecco che quindi le riportiamo integralmente.

In occasione di un inciampo di salute ho sperimentato per qualche giorno non solo l’efficienza e la professionalità di medici ed infermieri ognuno nel proprio ruolo bensì anche la loro cordialità, umanità ed empatia non solo con me ma anche con i miei compagni di stanza.
In Sala di Emodinamica tutto il personale ha agito con grande rapidità e capacità e anche con grande attenzione per le condizioni psicologiche del paziente riducendo subito l’ansia ingenerata dall’improvviso mutamento di prospettiva ed aiutandolo con sapienza ed esperienza ad affrontare il necessario intervento.
In terapia subintensiva i medici hanno fornito tutte le spiegazioni richieste e hanno con grande efficienza effettuato gli esami necessari al controllo della evoluzione della patologia. Il personale infermieristico, dal canto suo, nell’assistenza dei degenti (alcuni dei quali costretti in letto), al di là dei compiti professionali, ha dimostrato grande premura e “colpo d’occhio” non facendo mai mancare parole di incoraggiamento e anche battute mirate a rasserenare e a dare un po’ di sorriso.
Nel Setting lo stesso clima anche se più stemperato dalla promiscuità di malati di diversa collocazione con diverse necessità assistenziali (ah! Bei tempi quando esistevano i reparti!).
In conclusione devo veramente ringraziare “di cuore” (scusate la facile battuta) tutti gli operatori della Cardiologia e augurare a loro di continuare a fare così il proprio lavoro a supporto dei pazienti.