Lavorare insieme per sostenere le aree interne, l’impegno di Gal Montagnappennino e Arcidiocesi
Particolare attenzione a progetti che utilizzino il patrimonio immobiliare delle piccole parrocchie per lo sviluppo di circoli paesani
Condividere le informazioni funzionali agli obiettivi, definire un gruppo di contatto e di riferimento, partecipare alle attività di animazione che saranno attuate sul territorio. Sono i principali impegni che si sono reciprocamente presi Gal Montagnappennino e Arcidiocesi di Lucca siglando, nella mattinata di oggi giovedì 20 febbraio, un importante protocollo d’intesa.
Insieme verificheranno sia la possibilità di partenariato su progetti attinenti altre linee di finanziamento, oltre al regime di aiuti gestito direttamente dal Gal, sia le sinergie possibili fra i bandi del Gal e la valorizzazione dei beni della Arcidiocesi e delle parrocchie, a sostegno di progetti socio culturali e di lavoro espressione delle comunità locali. Infine insieme chiariranno le modalità d’interesse di enti terzi, come le amministrazioni locali e l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, a partecipare con il proprio patrimonio immobiliare e proprie risorse.
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L’accordo è nato da una riflessione demografica, spinto da scarsa densità di popolazione, innalzamento dell’età media, vastità del territorio, carenza di servizi e declino economico nelle aree interne, in particolare montane, da affrontare e governare, sia da un punto di vista civile che religioso. Non a caso questi temi sono studiati da tempo, non solo dagli enti pubblici ma anche da enti del terzo settore e dalla Chiesa stessa, che ultimamente ha dedicato alcuni appuntamenti nazionali al tema della cura pastorale delle aree interne.
Ad apporre la firma sono stati rispettivamente la presidente Marina Lauri e l’arcivescovo Paolo Giulietti. Questo protocollo è frutto di mesi di intenso dialogo per addivenire ad una collaborazione volta a far incontrare necessità e risorse per la promozione del territorio montano afferente all’Arcidiocesi: Mediavalle e Garfagnana (escluso il Comune di Barga) e le aree montane dei Comuni di Lucca, Capannori e Camaiore (esclusi Stazzema e Seravezza). Particolare attenzione sarà data a progetti che utilizzino il patrimonio immobiliare delle piccole parrocchie per la promozione o lo sviluppo di circoli paesani, con la collaborazione delle associazioni di ispirazione cristiana che operano in tale ambito (Acli, Anspi, Mcl). Soddisfazione è stata espressa da entrambe le parti, in quanto il protocollo è un volano d’indubbio valore per far partire operazioni di valorizzazione delle comunità delle aree interne, offrendo la massima sinergia fra il Gal con il programma Leader 2023/2027 e le attività delle Comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi di Lucca.
A margine della firma del protocollo d’intesa tra il Gal Montagnappennino e l’Arcidiocesi di Lucca, la presidente Marina Lauri ha commentato: “Sia il Gal che la diocesi avvertono la necessità di intervenire e sostenere processi che vadano nella direzione della rigenerazione e della rivitalizzazione di questi centri. Per noi è un passo importante perchè è nella nostra missione, gestiamo molti fondi europei che creano progettualità per il recupero di questi centri e questi territori. Abbiamo raccolto subito questa collaborazione che coincide con la nuova programmazione. Abbiamo scommesso molto sui progetti di comunità che rappresentano quel modello che può rispondere molto bene a questo protocollo che oggi andiamo a firmare. Siamo molto contenti e fiduciosi che questo accordo non rimanga solo sulla carta ma siamo convinti che si concretizzerà molto bene. Cominciamo un percorso che sicuramente ci porterà dei frutti”.
Il protocollo d’intesa firmato stamani (20 febbraio), dunque, per il Gal significa proseguire nel convincimento che solo una forte interazione e integrazione di azioni coordinate nella sfera economica, sociale, culturale, religiosa, entro cui un individuo esprime la propria vita, possa fornire nuovi modelli di risposta alle problematiche che queste aree stanno affrontando. Per l’Arcidiocesi è un’ulteriore occasione per dimostrare la propria fattiva attenzione a tutte le dimensioni dell’umano, anche per le comunità locali delle aree interne, nelle quali ricerca una forte interazione, dialogo e presenza con tutte le realtà di questi territori: parrocchie, espressioni di volontariato, associazioni e comitati locali.
Si tratta dunque di un segnale in controtendenza, di prossimità e agevolazione, per le comunità dei territori montani dove ora sarà possibile creare sinergie fra il patrimonio umano e immobiliare della Arcidiocesi – che può essere messo a disposizione per lo sviluppo di progetti socio culturali e la creazione di opportunità di lavoro – con l’offerta di sostegno economico che il Gal esprimerà mediante i propri bandi.
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