Nove ragazzi nello spettro autistico in cammino per Santiago grazie a ‘Progetto Scipione’



Il presidente Pollastrini: “Camminare è la medicina di cui tutti hanno bisogno ed è importante per il benessere personale e collettivo”
Mille chilometri a piedi, 10mila euro raccolti e un passo più vicini a realizzare un sogno: portare nove ragazzi nello spettro autistico e con ritardo cognitivo in uno dei cammini più importanti d’Europa.
È questo l’obiettivo dell’associazione lucchese Progetto Scipione che ieri ha ringraziato (5 aprile) i finanziatori presso la casermetta San Martino, ospiti dell’Historica Lucense. All’incontro è intervenuto anche l’assessore all’istruzione, Simona Testaferrata: il cammino solidale Scipioni in Cammino è stato realizzato infatti con il patrocinio del Comune di Lucca.
L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulla raccolta fondi che ha portato Luca Pollastrini, presidente dell’associazione Progetto Scipione, a percorrere a piedi il cammino da Lourdes a Santiago de Compostela dal 6 dicembre al 13 gennaio scorsi. I fondi raccolti verranno utilizzati per portare tra settembre e ottobre i nove ragazzi dell’associazione a percorrere parte del Cammino di Santiago o in alternativa un altro percorso in Italia. “Camminare è la medicina di cui tutti hanno bisogno – afferma Pollastrini – è importante per la persona e in particolare per i nostri ragazzi, per il benessere personale e collettivo”.
Ogni giorno i ragazzi dell’associazione sono impegnati in varie attività presso l’azienda agricola Pieve Santo Stefano tra cui la produzione di vino e olio, il mantenimento dell’orto e la cura delle galline ognuno in base alle proprie capacità e possibilità. A questo si affiancano varie attività sportive, visite alle città e musei e ovviamente tanti percorsi a piedi e trekking.
Una delle prossime attività sarà la visita alla torre del Bargiglio, cuore del cosiddetto Occhio di Lucca, l’antico sistema di allarme della Repubblica lucchese, che verrà svolto in collaborazione e con la guida dell’Historica Lucense.