Fondi comunitari per la promozione della Garfagnana
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“Una grande opportunità di rilancio per la Garfagnana, da cogliere con un impegno condiviso. Consiste nella possibilità di accedere in maniera privilegiata a risorse comunitarie, secondo una strategia di interventi mirati ad alcune zone, per la promozione di sviluppo economico e per garantire i livelli di servizio adeguati alle prospettive dei territori coinvolti”. Lo dice la deputata Pd Raffaella Mariani. “Nella legge di stabilità 2014 il Governo italiano ha stanziato le risorse per far partire il programma Aree Interne, sostenuto da fondi europei – spiega la parlamentare –. Si tratta di politiche che possono svolgere un ruolo fondamentale per la crescita, per il rilancio del sistema produttivo, l’incremento dell’occupazione e il miglioramento della coesione sociale. Le zone sono individuate attraverso indicatori come la lontananza dei territori da scuole, ospedali, stazioni e dai centri che offrono maggiori opportunità di lavoro, l’occupazione femminile, il pendolarismo, l’invecchiamento della popolazione, la fragilità del territorio, ma anche la presenza di caratteristiche in grado di favorire il riavvio dello sviluppo”.
Entro aprile la Regione Toscana dovrà scegliere un’area “su cui far partire un progetto pilota di attuazione del programma – continua Mariani – e la Garfagnana rientra a pieno titolo nei parametri, potendo contare su risorse umane e naturali straordinarie. Credo sia giusto richiedere al Presidente Rossi e alla Giunta Regionale di poter usufruire di questa occasione storica”. Per questo è necessario “impostare rapidamente un lavoro condiviso tra enti locali e istituzioni per la realizzazione dei progetti che dovranno essere valutati dalla Regione e dal Governo. Dalla valorizzazione di ricchezze naturali e culturali, di competenze e professioni, al miglioramento dell’accessibilità con infrastrutture materiali e il potenziamento dell’accesso alla rete, fino alla messa in sicurezza del territorio, l’uso di nuove tecnologie e il sostegno all’imprenditoria di qualità, sono molte le proposte che possiamo costruire”. Serve “un impegno comune per trasformare gli elementi di vulnerabilità dell’Alta Valle del Serchio nella leva per rilanciare il territorio grazie alle sue molteplici risorse. Un impegno – conclude Mariani – che veda il protagonismo di tutti i soggetti che animano oggi separatamente il tessuto socio economico, in una cooperazione per restituire forte coesione ad una comunità che vuole risalire la china, offrire nuove prospettive ai suoi giovani e costruire uno sviluppo futuro durevole e sostenibile”.