Alce, centrale più vicina. I comitati: “Tutele per salute”

1 aprile 2014 | 14:43
Share0
Alce, centrale più vicina. I comitati: “Tutele per salute”

La centrale a biomasse all’Alce è sempre più vicina e i Comitato Ambiente e Salute di Bagni di Lucca e di Borgo a Mozzano lanciano un appello ai sindaci, in particolare a Massimo Betti, per tutelare la salute della gente. “Il 29 marzo il Gestore dei Servizi Energetici – sottolineano i comitati – come previsto dal decreto interministeriale del 6 luglio 2012, ha pubblicato i bandi riferiti ai registri e alle procedure d’asta per l’assegnazione degli incentivi 2015 alla produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici. I Registri e le Procedure d’Asta si apriranno alle 9 del 28 aprile e si chiuderanno improrogabilmente alle 21 del 26 giugno e la graduatoria sarà pubblicata entro 60 giorni dalla data di chiusura dei registri. Alce Biomasse del Serchio a breve presenterà domanda di partecipazione alle procedure d’asta. Fino ad agosto non si conoscerà la graduatoria dei vincitori, e tuttavia la società sta anticipando i tempi sia relativamente all’acquisizione dei terreni per l’elettrodotto sia nello smantellamento dei vecchi edifici”. 

“Dopo 4 anni dal rilascio dell’autorizzazione da parte della Provincia di Lucca alla centrale a biomasse dell’Alce – incalzano i comitati -, siamo oggi ad un momento cruciale e decisivo per il futuro della Valle del Serchio. Le ragioni di chi è contrario investono diversi settori, ma è soprattutto l’inquinamento atmosferico che verrebbe prodotto ad essere sotto accusa. I Comitati Ambiente in questi anni sono stati impegnati nel produrre e promuovere ampia documentazione scientifica a riprova della pericolosità di un impianto di questo genere nel bel mezzo di un centro abitato. I Responsabili degli organi deputati al controllo e degli enti amministrativi coinvolti, Provincia in primis, hanno invece consapevolmente evitato di approfondire la questione sanitaria e ambientale connessa e di avviare le conseguenti misure precauzionali. Di questo fatto si stanno assumendo la grave e piena responsabilità politica e personale.  In tutti i contesti pubblici ilsSindaco Betti ha rassicurato sulla volontà di difendere la salute pubblica, nel rispetto del supremo mandato che la legge gli assegna.
Oggi, anche a seguito delle gravi criticità ed omissioni emerse dopo il rilascio dell’autorizzazione, ci auguriamo che, nel pubblico interesse, il Sindaco possa fare fronte agli errori e alle inadempienze commessi da altri, attuando quanto necessario per sospendere i lavori fintanto che non vengano effettuate le verifiche e le valutazioni di carattere ambientale e sanitario ad oggi mancate e che la cittadinanza reclama”.