Protesta S.Luca e Rossi inaugura la scuola a Fornaci

5 aprile 2014 | 08:09
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Protesta S.Luca e Rossi inaugura la scuola a Fornaci

E mentre a Lucca iniziava ad andare in scena la protesta per il nuovo ospedale (Leggi l’articolo) il governatore Enrico Rossi, assieme al ministro dell’istruzione Stefania Giannini, al senatore Andrea Marcucci, all’assessore regionale Emmanuele Bobbio e al sindaco Marco Bonini hanno effettuato questa mattina il taglio del nastro della nuova scuola elementare di Fornaci di Barga. Completamente antisismica, costruita ex novo in un luogo diverso rispetto alla precedente, è costata oltre tre milioni di euro. Il senatore Marcucci ha definito quelli sulla scuola “gli interventi più importanti per il paese”.
L’ha giudicata davvero una bella giornata, di festa, di impegno e anche di lotta per far sì che “in Italia si riesca a fare un piano di investimenti per far dormire sonni tranquilli ai genitori dei nostri studenti”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana intervenendo con l’assessore regionale alla scuola all’inaugurazione della scuola primaria: un intervento da 3,6 milioni di euro a cui la Regione ha contribuito con oltre 440mila euro di contributo, e che fin da lunedì ospiterà circa 120 studenti suddivisi in sette classi e i loro insegnanti.

L’inaugurazione rappresenta la prima delle iniziative previste nel corso della ventitreesima tappa del suo “Viaggio in Toscana”, il tour con il quale sta girando la Toscana, oggi dedicata interamente a Lucca. Il presidente ha avuto parole di elogio per tutte le istituzioni che hanno contribuito alla costruzione di un plesso, realizzato secondo le regole della bioarchitettura e interamente antisismico, ma soprattutto per il Comune di Barga, che ha svolto un eccellente ruolo nel coordinare i vari interventi.
Era stato invitato, e ha preso la parola, anche il rappresentante dei genitori dei 27 bambini che 11 anni fa morirono nel crollo della loro scuola a San Giuliano di Puglia insieme alla loro insegnante. Rivolgendosi al ministro della pubblica istruzione, presente all’iniziativa, ha chiesto al Governo di assicurare maggiore sicurezza nelle scuole italiane, le ha consegnato un libro bianco sulla vicenda della scuola crollata e ha invitato il presidente del Consiglio a visitare la nuova scuola di San Giuliano.
Il presidente della Regione ha aggiunto che le risorse per gli interventi sugli istituti scolastici devono essere tolte dal Patto di stabilità così da permettere ai Comuni di intraprendere una vera e propria gara per la messa in sicurezza delle scuole. Infine ha assicurato che la Regione Toscana continuerà a fare, con il massimo dell’impegno così come ha sempre fatto, tutto ciò che è nelle sue possibilità per garantire l’ammodernamento e la messa in sicurezza del patrimonio scolastico.
Da parte sua l’assessore regionale alla scuola, formazione, ricerca e università ha sottolineato che occorre ripartire da una scuola socialmente e ambientalmnte sostenibile per riportare i giovani ad un rapporto vivo e curioso con lo studio e la conoscenza. Quei giovani che sono le fondamenta del nostro futuro.
“Abbiamo tagliato il nastro ad una cittadella dell’istruzione che può diventare un modello nazionale – commenta invece il senatore del Pd Andrea Marcucci -. Le scuole sono completamente antisismiche e la loro realizzazione è stata possibile grazie al contributo del Governo, della Regione Toscana, delle fondazioni bancarie e degli enti locali”.
“Il governo Renzi ha messo al primo posto – ha sottolineato il parlamentare – la sicurezza degli edifici scolastici. A giugno si apriranno cantieri per un importo di 3,5 miliardi. Si comincia dalle fondamenta, in un Paese che ha vissuto tragedie come quella di San Giuliano in Puglia, poi bisognerà investire sulle risorse umane e professionali per rilanciare un settore da cui dipende la ripresa economica”.